Il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, avrà oggi, alla Farnesina, una riunione con il Maresciallo Khalifa Haftar, Comandante del Libyan National Army nel quadro delle attività organizzative preparatorie della Conferenza di Palermo per la Libia del 12 e 13 novembre. Lo rende noto la Farnesina, spiegando che si tratta della seconda riunione con il Maresciallo Haftar dopo quella tenutasi a Bengasi lo scorso 10 settembre.

Haftar, per tutto il mondo noto come il generale che ha il controllo du una delle due principali fazioni che si confrontano in Libia, secondo fonti arabe sarebbe pronto a disertare la conferenza di Palermo e la sua assenza vanificherebbe tutti gli sforzi fatti dall’Italia alla ricerca di una pacificazione del territorio libico come BlogSicilia ha anticipato fin dall’8 ottobre seguendo gli sviluppi diplomatici di questa vicenda

Gli interessi italiani in Libia sono palesi e la sicurezza metterebbe le nostre aziende in condizione di lavorare moltte meglio oltre ad avere influenza anche sui flussi migratori. Ma l’interesse italiano sembra scontrarsi con quello francese visto che una situazione di minore stabilità favorisce gli interessi transalpini limitando lo spettro di azione dei contatti diplomatici italiani e l’influenza degli stessi servizi segreti italiani che in Libia giocano, storicamente, un ruolo di primo piano.

Queste trattativa potrebbero incidere anche sulla presenza del Presidente Usa Donald Trump prima data per probabile poi allontanatasi dopo il no proprio di Haftar seguito dal parziale defilarsi della Russia 

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ribadisce il ruolo di “facilitatore” che si propone di assumere nel corso della conferenza azione che “potrà giovarsi della presenza e sostegno di numerosi esponenti della Comunità internazionale”.

Lo afferma una nota di palazzo Chigi nella quale si riporta del “lungo e articolato incontro” che si è avuto domenica sera con il Generale Khalifa Haftar, Comandante dell’Esercito Nazionale Libico, per uno “scambio di vedute” sulla situazione libica, in vista anche della Conferenza di Palermo del 12-13 novembre prossimo. Il Presidente del Consiglio ha ribadito che si tratterà di una “Conferenza per la Libia e non sulla Libia”, ispirata a “due principi fondamentali, quali il pieno rispetto della assunzione di responsabilità da parte libica e l’inclusività del processo, che si inserisce nel percorso tracciato dal piano delle Nazioni Unite”. L’incontro segue i colloqui di venerdì a Roma con il Presidente del Consiglio Presidenziale dello Stato libico Serraj e con il Rappresentante delle Nazioni Unite Salamè.

Ed a fine incontro arriva la conferma della presenza a Palermo di tutti i principali attori libici e duqnue ancxhe di haftar. Una presenza “finalizzata a sostenere le condizioni di sicurezza e di sviluppo economico, nonché il rafforzamento del quadro politico-costituzionale, quale base per un ordinato processo politico fondato sul Piano d’Azione delle Nazioni Unite” si legge ancora nel comunicato della Presidenza del Consiglio.

Intanto arriva la conferma che i lavori si svolgeranno interamente a Villa Igiea che farà da alloggio e da luogo degli icnotnri bilaterali evitando che Palermo venga bloccata da Nord a Sud e da Est a Ovest. la città sarà, comunque, blindata per quattro giorni ovvero dall’11, giorno antecedente all’inizio della conferenza, al 14 giorno successivo alla sua fine

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