Venerdì 2 e sabato 3 dicembre a Palermo primo convegno della sezione palermitana del LA.P.E.C., Laboratorio permanente esame e controesame e giusto processo, associazione nazionale costituita nel 2008 da magistrati, avvocati e docenti universitari, per l’individuazione di buone prassi che favoriscano un giusto equilibrio tra accusa e difesa nell’ambito del processo penale.

Tema del convegno “Il ricorso per cassazione e il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo”, presiederà il primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio.
Tra i relatori della prima sessione dei lavori Francesco Mauro Iacoviello, avvocato generale presso la corte di Cassazione, che affronterà il tema della “Cassazione inumana: protocolli, sinteticità degli atti, giusto processo e ragionevole dubbio” e il presidente della camera penale di Catania Enrico Trantino, che tratterà del “Rapporto controverso con il fatto nel giudizio di Cassazione”.

La seconda sessione, presieduta dall’avvocato Stefano Giordano presidente del La.p.e.c. Palermo, approfondirà “Il ricorso individuale alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. Tra gli interventi quello di Antonio Balsamo, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, affronterà il tema de “La violazione dell’articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo…” (ndr. giusto processo).

Tra gli altri relatori l’avvocato Ettore Randazzo presidente Lapec Nazionale, Renato Brichetti, presidente di sezione presso la Corte d’appello di Milano, Giuseppe Di Chiara, ordinario di diritto processuale penale presso l’Università di Palermo, Sandra Recchione, consigliere presso la Corte di Cassazione, Giuseppe Cataldi, ordinario di diritto internazionale presso l’Università L’Orientale di Napoli, Roberto Chenal, giurista presso la corte Europea dei diritti dell’uomo, Lucia Parlato, associato di diritto penale presso l’università di Palermo, Vittorio Manes, ordinario di diritto penale presso l’università di Bologna, Roberto Conti, Consigliere presso la Corte di Cassazione.

Tema centrale dell’incontro e tra gli scopi statutari dell’associazione proponente dunque, il giusto processo indagato in tutti i suoi aspetti in particolare quelli endoprocedimentali, ma non solo. Le regole dell’esame incrociato previste dal cosiddetto nuovo rito, vengono spesso eluse, se non travolte, dalla deformazione della prassi. Da tempo ormai, dagli operatori del settore, è avvertita la necessità di riappropriarsene.

Il LA.P.E.C., attraverso la costituzione di un laboratorio permanente, l’organizzazione di convegni, seminari e corsi di specializzazione, si prefigge di monitorare, studiare e rivedere criticamente le prassi diffuse in giurisprudenza in ordine all’acquisizione della prova orale.

Convitato di pietra il cosidetto circo mediatico che sempre di più entra, di fatto, nell’ambito giudiziario. Una materia tecnica di scottante attualità.