“La Sicilia potrebbe beneficiare di 107 milioni di euro di fondi Ue per investire nell’industria del rifiuti, ma queste somme sono congelate per cause imputabili solo ed esclusivamente alla Regione siciliana”. E’ l’atto d’accusa del Movimento 5 Stelle all’Ars che punta il dito contro l’immobilismo della Regione sul fronte rifiuti, mentre a Palermo è emergenza, con la spazzatura per le strade da giorni, la raccolta ferma e l’impossibilità di conferire in discarica a Bellolampo, e i comuni siciliani deliberano aumenti della tassa sui rifiuti, scaricando sui cittadini il costo del servizio.
“Questi stanziamenti – affermano i deputati regionali del M5S Giampiero Trizzino e Luigi Sunseri – messi a disposizione dall’Unione europea per la Sicilia sono fermi a causa dell’immobilismo del governo. Il motivo? Manca un piano regionale dei rifiuti, approvato dal Parlamento regionale, e che abbia ottenuto il via libera dalla Direzione generale ambiente dell’Ue”. “Torniamo a chiedere a Musumeci – dicono ancora i parlamentari – di trasmettere all’Ars un piano regionale dei rifiuti, rispettoso delle direttive europee, nel quale indicare le azioni che la Regione intende promuovere da qui ai prossimi anni”.
“A sei mesi dall’insediamento di Musumeci non c’è traccia del piano rifiuti. Va predisposto subito, perché è la ‘conditio sine qua non’ per sbloccare le risorse europee e gettare le basi per un’economia basata sul ciclo dei rifiuti e sul riuso dei materiali”. “Vogliamo chiarezza sulla tempistiche – concludono – ma, soprattutto, Musumeci ci dica quanto costerà ai siciliani predisporlo”.
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