Il Consiglio Comunale trova la quadra sulla commissione Bilancio. Tanto rumore per nulla o quasi. Alla fine, dopo oltre due settimane di guerre ed attacchi incrociati, i capigruppo superano l’impasse lasciando il mondo per come si trovava ante dimissioni dei componenti della maggioranza. A dire il vero qualche piccolo lifting ci sarà, ma si tratta di rotazioni marginali.
Risolto il caso Forello
Il vero motivo del contendere riguardava Ugo Forello. Dopo le barricate instaurate durante la trattazione del bilancio di previsione 23-25, i consiglieri comunali di maggioranza facenti parte della commissione Bilancio aveva decisione di tentare un colpo di mano, dimettendosi in blocco per rieleggere l’intero commissione con il metodo proporzionale. Fatto che, con ogni probabilità avrebbe escluso l’esponente di “Oso”. Ma tutto si è impantanato nei meandri della burocrazia, con l’ex pentastellato che ha deciso di presentare anche un esposto denuncia sulla questione.
Tutto uguale o quasi
La soluzione è arrivata nel primo pomeriggio. Come preannunciato nella giornata di ieri, c’è stata la tanto attesa conferenza dei capigruppo. Un confronto fra le anime di Sala Martorana dal quale è emersa una soluzione definitiva al guazzabuglio tecnico in cui era piombato il Consiglio. La strada è quella di fare dimettere anche gli esponenti di opposizione, con l’accordo di mantenere però gli ex inquilini, ovvero Carmelo Miceli, Mariangela Di Gangi e lo stesso Ugo Forello. Nulla cambia quindi, o quasi. Tra i banchi della maggioranza verrà riconfermato, nel ruolo di presidente, Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia). Ad affiancarlo, ancora una volta, Domenico Bonanno (Nuova DC) e Gianluca Inzerillo (Forza Italia). A fare le spese delle dimissioni della commissione Bilancio sarà Salvatore Di Maggio. L’ex esponente della Lega, ora passato alla Nuova DC, sarà sostituito, con ogni probabilità, dal capogruppo di Lavoriamo per Palermo Dario Chinnici.
Spazio al commissariato rendiconto 2022
Una decisione che sarà ufficializzata entro la fine della settimana, in modo da consentire l’approvazione del rendiconto 2022, atto sul quale dalla Regione è arrivata la nomina di un commissario ad acta, ufficializzata lo scorso 3 agosto. Fatto che aveva messo in imbarazzo il Comune e il Consiglio, non senza difficoltà, avevano colmato il gap con i documenti economico-finanziari rimasti in arretrato dalla scorsa consiliatura.






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