Neanche il tempo di rimettersi in pari con i documenti contabili che il Comune di Palermo va nuovamente sotto sul fronte degli adempimenti burocratici in materia economico-finanziaria. A causa della mancata approvazione del rendiconto 2022 infatti, l’assessorato regionale alle Autonomie Locali ha comunicato il commissariamento del capoluogo siciliano e di un’altra quarantina di comuni della Città Metropolitana.

L’atto notificato dalla Regione

Una notizia ufficializzata attraverso una nota inviata dalla Regione il 3 agosto, con il quale l’assessore Andrea Messina ha certificato a fine luglio la mancata approvazione del documento successivo al bilancio di previsione, procedendo così alla nomina del commissario. Un ruolo che sarà ricoperto dall’ispettore Francesco Riela, il quale ha consegnato la lettera di notifica al vice-segretario generale Giuseppe Sacco. Poche righe nelle quali il tecnico invita l’Amministrazione a soddisfare gli impegni burocratici previsti. Un documento, il rendiconto 2022, che dovrebbe essere portato all’attenzione di Sala Martorana entro il 31 agosto, per poi passare alla trattazione del bilancio consolidato.

Manca la commissione Bilancio

Ma al momento c’è un problema, ovvero che ad oggi manca la nomina della nuova Commissione Bilancio in Consiglio Comunale. Dopo l’azzeramento delle cariche, disposto a seguito delle dimissioni della maggioranza dei componenti, le forze politiche non hanno raggiunto un accordo sulla questione. Motivo del contendere la posizione dell’ex vice-presidente della commissione Ugo Forello su quello che è stato ribattezzato dal gruppo “Oso” come “fondo cavigghie”, ovvero il capitolo di spesa relativo alle spese di rappresentanza, sceso a 150.000 euro dai 500.000 euro previsti in origine dall’emendamento del centrodestra proprio a seguito del muro contro muro fatto dagli ex pentastellati.

Una decisione presa non benissimo dalle forze di maggioranza, che hanno optato per sciogliere i ranghi e rinominare i nuovi metodi con il metodo proporzionale. Fatto voluto proprio per mettere fuori dai giochi il gruppo “Oso”. Ma gli ex pentastellati sono corsi ai ripari, non solo con duri interventi d’aula ma anche con la presentazione di un esposto denuncia. A diversi giorni dalle dimissioni, la commissione non è ancora stata nominata. E, per quanto il parere sia facoltativo, per votare il rendiconto 2022 sarà necessario che la commissione Bilancio si riunisca sul tema. Il prossimo momento di confronto è previsto per domani pomeriggio, ovvero quando, dopo il Consiglio Comunale, ci sarà una nuova conferenza dei capigruppo per decidere il dà farsi.

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