C’è aria di grandi manovre al Comune di Palermo. Il consigliere comunale Salvo Alotta lascia il gruppo politico di “Lavoriamo per Palermo” e passa ufficialmente a Forza Italia. Un addio che sarà ufficializzato nella seduta odierna di Consiglio Comunale. A meno di ventiquattro ore dall’addio di Natale Puma, passato al Gruppo Misto, la compagine azzurra a Sala Martorana torna ad essere composta da sette elementi, ristabilendo la leadership del partito guidato dal capogruppo Gianluca Inzerillo. Scende a quattro unità invece l’area che rappresenta la lista civica che ha sostenuto la candidatura di Roberto Lagalla. E, in ottica futura, potrebbe non essere l’ultimo movimento all’interno del centrodestra palermitano. Coalizione che si avvicina, sempre di più, ad un possibile rimpasto.

Alotta passa a Forza Italia

Una decisione, quella presa da Alotta, già nell’aria da tempo e che è stato certificata da una riunione avuta proprio dal consigliere comunale con il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso. “Con il gruppo di Forza Italia continuerò e rafforzerò il lavoro a sostegno del sindaco Lagalla – ha commentato a caldo Salvo Alotta -. Con il primo cittadino, stiamo portando avanti un duro e proficuo lavoro per la città, insieme a tutta la maggioranza”.  Soddisfatto dell’approdo di Salvo Alotta il coordinatore regionale Marcello Caruso. “Forza Italia è la casa dei moderati a Palermo, in Sicilia e in Italia. Con il suo ingresso si conferma e rafforza il ruolo di Forza Italia come prima forza politica all’interno del Consiglio Comunale. Un profilo autorevole che richiederà quanto prima un’adeguata rappresentanza all’interno dell’Amministrazione comunale, che sia espressione del radicamento del partito nella nostra città e della sua presenza all’interno di Sala delle Lapidi”.

Auguri di buon lavoro anche dal deputato regionale Edy Tamajo. “Benvenuto a Salvo Alotta nella squadra di Forza Italia. Sono convinto che il suo innesto al gruppo consiliare azzurro, porterà qualità alla coalizione ed al partito nel capoluogo siciliano. Salvo Alotta è una persona seria che ama il territorio. Insieme faremo un grande lavoro”.

Stima confermata anche dal coordinatore cittadino Domenico Macchiarella. “L’ingresso di Salvo Alotta non è un acquisto da poco. Nella vita uno non vale uno. Ognuno di noi ha un valore. Salvo Alotta ha dimostrato sensibilità, visione moderna della politica e della società. Per noi è un acquisto importante. La dimostrazione che siamo in Consiglio Comunale come progetto politico ma conserviamo quel pedigree di partito che guarda alla qualità. Credo che non sarà l’ultimo ingresso. Ci sono interlocuzioni fitte. Parlo in una visione più generale. Registriamo, in ultima analisi, un rinnovato e convinto avanzamento del brand di Forza Italia”.

Bolle qualcosa in pentola

La sensazione, comunque, è che i cambi di casacca di Puma ed Alotta siano soltanto il prequel di una manovra che bolle in pentola da mesi e che riguarda la Giunta, in particolare gli assessore facenti riferimento all’ex coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè. Fra questi c’è l’assessore al Patrimonio Andrea Mineo. Dopo aver lasciato il suo ruolo di coordinatore cittadino, l’ex dirigente azzurro non ha mai nascosto di non condividere la nuova leadership del partito, la quale ha lasciato fuori proprio lo stesso Gianfranco Miccichè. E non è un mistero che lo stesso Mineo, insieme all’assessore Rosi Pennino, non abbia più la fiducia dell’ala facente capo all’attuale coordinatore del partito Marcello Caruso, che avrebbe più volte chiesto al sindaco Roberto Lagalla un rimpasto di assessori.

Il futuro di Mineo e Pennino

Proprio l’esponente di Giunta è stato vicino, negli scorsi mesi, ad un passaggio alla Lega, poi saltato per una mancata convergenza con l’ala del Carroccio. Ma, secondo i rumors di Palazzo Comitini, nelle ultime settimane ci sarebbe stato un avvicinamento proprio fra lo stesso Andrea Mineo e il gruppo di Fratelli d’Italia. Movimento che trova una parziale conferma nel passaggio, proprio fra le file meloniane, di Giuseppe Federico, uomo di fiducia dello stesso assessore al Patrimonio che, ultimamente, si è avvicinato molto anche alla consigliera Teresa Leto. Una situazione incerta sulla quale, ieri, ha rilanciato il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo. L’esponente dell’ala Tamajo non ha nascosto la sua personale visione sulla scelta di Puma, altro uomo vicino a Mineo, augurandogli “un buon lavoro a Fratelli d’Italia”. Strada diversa potrebbe invece prendere l’assessore alle Politiche Sociali Rosi Pennino che, secondo Radio Palazzo, sarebbe vicina all’ala della Nuova DC, altra compagine che starebbe programmando qualche nuovo ingresso. Insomma, se il destino di Mineo e della Pennino è ancora da decidere, quel che è certo è che nel centrodestra bolle da tempo qualcosa in pentola.

Rimpasto in vista?

Movimenti che, per Roberto Lagalla, potrebbero rappresentare una parola non molto gradita e disinnescata più volte negli scorsi mesi. Rimpasto. Già. Manovra sulla quale il primo cittadino sta cercando di guadagnare tempo, anche alla luce degli importanti atti che il Consiglio Comunale si troverà ad affrontare. Fra questi il bilancio consolidato. Un atto che, oltre a sbloccare la spesa di Sala delle Lapidi, segnerà un altro importante cambiamento. Con ogni probabilità infatti, il vicesindaco Carolina Varchi lascerà l’incarico, dedicandosi a tempo pieno alle vicende romane. Fatto che, a quel punto, potrebbe fare scattare un rimpasto che in tanti dicono non si farà ma sul quale, un po’ tutte le anime del centrodestra, lavorano sotto traccia.

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