Non usa mezzi termini Roberto Lagalla rivolgendosi al consigliere comunale di Forza Italia Salvo Alotta, passato proprio oggi alla compagine azzurra. In una nota, il primo cittadino ha parlato proprio all’ex esponente di “Lavoriamo per Palermo”, lista civica su cui l’ex Rettore ha poggiato la sua candidatura, invitandolo ad una scelta di coerenza, ovvero a dimettersi dal ruolo di presidente della V Commissione Consiliare. Il motivo è presto detto. Forza Italia si ritrova adesso con tre presidenze, mentre la compagine civica del sindaco non ne ha nessuna. Qualora Alotta decidesse di dimettersi, Roberto Lagalla dovrebbe scegliere un sostituto. Ma dalla compagine azzurra la risposta è di quelle che non lasciano spazi alle interpretazione: “I tempi sono maturi per il rimpasto”.

Lagalla invita Alotta a dimettersi da presidente di commissione

Una nota nella quale Roberto Lagalla commenta così il passaggio di Salvo Alotta a Forza Italia. “Prendo atto del passaggio alla nuova appartenenza politica del consigliere Salvo Alotta che, comunque, sono certo, continuerà ad operare nell’interesse della coalizione”. Ma, al tempo stesso, il primo cittadino invita il suo ex alfiere a “Lavoriamo per Palermo” a prendere una scelta precisa rispetto al suolo di presidente della V Commissione Consiliare. “Sono convinto che, in linea con la sua riconosciuta coerenza, il consigliere Alotta provvederà, nelle prossime ore, a rassegnare al presidente del Consiglio comunale le dimissioni dalla sua attuale funzione di presidente della quinta Commissione consiliare, attribuita, fin dall’inizio della legislatura, a una forza politica diversa rispetto alla quale egli oggi appartiene”.

La risposta di Forza Italia: “Tempi maturi per il rimpasto”

Non tarda ad arrivare la risposta sul fronte di Forza Italia. E’ il coordinatore cittadino Domenico Macchiarella a prendere l’iniziativa. In una dichiarazione rilasciata alla stampa, l’esponente azzurro conferma la linea del partito, chiedendo al sindaco un cambio di passo in Giunta. “Dispiace osservare come il partito di Forza Italia non trovi ad oggi adeguata rappresentanza all’interno della giunta comunale rispetto agli accordi di maggioranza presi ad inizio sindacatura. Registriamo, infatti, il permanere di una situazione di stallo nell’affrontare la questione della sostituzione di alcuni assessori, inizialmente attribuiti a Forza Italia, con i quali ormai da tempo si è interrotto il rapporto fiduciario”.

L’aut aut al sindaco

Una spaccatura ormai nota da mesi con l’ex area facente capo a Gianfranco Miccichè. Fronte dal quale Domenico Macchiarella chiede una presa di posizione al primo cittadino. “Il nostro gruppo consiliare si è sempre distinto per lealtà e senso di appartenenza a questa amministrazione e lo ha fatto anche quando questo ha significato un sostegno a scelte impopolari. Forza Italia è il partito che maggiormente ha contribuito alla vittoria del professore Lagalla attraverso i risultati della propria lista e il grande apporto mediatico e sostanziale garantito da esponenti di spicco e quadri del partito. I tempi sono più che maturi per aggiornare e riequilibrare la nostra presenza in giunta”. E poi conclude piccato: “Se questo “deficit di rappresentanza” dovesse protrarsi saremo costretti a riconsiderare i termini della nostra permanenza in maggioranza“.

Gli equilibri da mantenere

La richiesta di Roberto Lagalla si poggia su un tema molto caro, ovvero il mantenimento degli equilibri all’interno della coalizione. Se per il passaggio di Natale Puma al Gruppo Misto Roberto Lagalla non ha reso dichiarazioni pubbliche, ben altra è stata la strategia sul trasferimento di Alotta a Forza Italia. Ciò perchè, stante così le cose, il gruppo azzurro guidato a Palermo dal capogruppo Gianluca Inzerillo conterebbe su tre presidenti di commissioni, ovvero lo stesso Salvo Alotta (V Commissione), Ottavio Zacco (VI Commissione) e Pasquale Terrani (VII Commissione). Fatto che lascerebbe sguarnita proprio la compagine di “Lavoriamo per Palermo”, al momento senza presidenze di commissione.

Chi potrebbe sostituirlo

Qualora Alotta seguisse il consiglio del sindaco, il gruppo civico di Roberto Lagalla dovrebbe fare una valutazione interna e decidere con chi sostituire la presidenza della V Commissione. Esclusa la pista che porta a Giuseppe Mancuso, visto il suo ruolo da vicepresidente del Consiglio Comunale, le scelte rimanenti riguarderebbe il capogruppo Dario Chinnici, il consigliere Antonino Abbate (uomo della prima ora di Roberto Lagalla) e Giovanna Rappa. Movimenti che, in ogni caso, comporterebbe un trasferimento da un’altra commissione. C’è poi un’ipotesi più suggestiva e che porta ad un altro nome caldo delle ultime ore, ovvero Natale Puma. Il consigliere comunale vicino all’assessore Andrea Mineo è infatti componente proprio della V Commissione, anche se al momento ha scelto di trasferirsi al Gruppo Misto.

Bolle qualcosa in pentola

La sensazione, comunque, è che i cambi di casacca di Puma ed Alotta siano soltanto il prequel di una manovra che bolle in pentola da mesi e che riguarda la Giunta, in particolare gli assessore facenti riferimento all’ex coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè. Fra questi c’è l’assessore al Patrimonio Andrea Mineo. Dopo aver lasciato il suo ruolo di coordinatore cittadino, l’ex dirigente azzurro non ha mai nascosto di non condividere la nuova leadership del partito, la quale ha lasciato fuori proprio lo stesso Gianfranco Miccichè. E non è un mistero che lo stesso Mineo, insieme all’assessore Rosi Pennino, non abbia più la fiducia dell’ala facente capo all’attuale coordinatore del partito Marcello Caruso, che avrebbe più volte chiesto al sindaco Roberto Lagalla un rimpasto di assessori.

Il futuro di Mineo e Pennino

Proprio l’esponente di Giunta è stato vicino, negli scorsi mesi, ad un passaggio alla Lega, poi saltato per una mancata convergenza con l’ala del Carroccio. Ma, secondo i rumors di Palazzo Comitini, nelle ultime settimane ci sarebbe stato un avvicinamento proprio fra lo stesso Andrea Mineo e il gruppo di Fratelli d’Italia. Movimento che trova una parziale conferma nel passaggio, proprio fra le file meloniane, di Giuseppe Federico, uomo di fiducia dello stesso assessore al Patrimonio che, ultimamente, si è avvicinato molto anche alla consigliera Teresa Leto. Una situazione incerta sulla quale, ieri, ha rilanciato il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo. L’esponente dell’ala Tamajo non ha nascosto la sua personale visione sulla scelta di Puma, altro uomo vicino a Mineo, augurandogli “un buon lavoro a Fratelli d’Italia”. Strada diversa potrebbe invece prendere l’assessore alle Politiche Sociali Rosi Pennino che, secondo Radio Palazzo, sarebbe vicina all’ala della Nuova DC, altra compagine che starebbe programmando qualche nuovo ingresso. Insomma, se il destino di Mineo e della Pennino è ancora da decidere, quel che è certo è che nel centrodestra bolle da tempo qualcosa in pentola.

Rimpasto in vista?

Movimenti che, per Roberto Lagalla, potrebbero rappresentare una parola non molto gradita e disinnescata più volte negli scorsi mesi. Rimpasto. Già. Manovra sulla quale il primo cittadino sta cercando di guadagnare tempo, anche alla luce degli importanti atti che il Consiglio Comunale si troverà ad affrontare. Fra questi il bilancio consolidato. Un atto che, oltre a sbloccare la spesa di Sala delle Lapidi, segnerà un altro importante cambiamento. Con ogni probabilità infatti, il vicesindaco Carolina Varchi lascerà l’incarico, dedicandosi a tempo pieno alle vicende romane. Fatto che, a quel punto, potrebbe fare scattare un rimpasto che in tanti dicono non si farà ma sul quale, un po’ tutte le anime del centrodestra, lavorano sotto traccia.

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