Tutti d’accordo, o quasi, sull’aumento delle indennità. Passa in Consiglio Comunale la delibera con la quale viene raddoppiato il valore del gettone di presenza dei consiglieri comunali e dei colleghi delle Circoscrizioni di Palermo. Un atto atteso da tempo dai rappresentanti di Sala Martorana e che si è concretizzato oggi. Quasi unanime il voto dell’aula intorno alle 14, con 30 voti favorevoli. Astenuti solo gli esponenti del M5S e il consigliere di Progetto Palermo Alberto Mangano. Un documento che aumenta del 96,62% la diaria degli esponenti di Palazzo Comitini e che allinea gli emolumenti dei rappresentanti cittadini ai valori forniti dall’ISTAT e alle principali città italiane. Elemento chiave per chi, in quanto libero professionista, rischiava di dover rinunciare ad alcune sedute d’aula per potere onorare quanto richiesto dal proprio lavoro. Adeguamenti, quindi, necessari al fine di garantire l’operatività dell’aula, a fronte dei rischi e dei costi che l’attività politica richiede.

Rimodulate le indennità del Consiglio Comunale e di Circoscrizione

Da oggi, giorno in cui è stata varata la delibera infatti, i consiglieri comunali percepiranno 191 euro per ogni seduta di Consiglio Comunale, fino ad un tetto massimo di 4140 euro lordi al mese. Aumenti che interesseranno anche i Consigli di Circoscrizione, dove i presidenti potranno percepire fino ad un tetto massimo di 3588 euro mensili. Cifra che si dimezza nel caso dei consiglieri di quartiere e che scende quindi a 1794 euro. E’ stato necessario un emendamento, proposto dal segretario generale Raimondo Liotta, per adeguare l’atto alle richieste del ragioniere generale Bohuslav Basile, oggi in ferie e sostituito dal vice Roberto Pulizzi. Va quindi nel vuoto l’appello lanciato da Rifondazione Comunista che, attraverso una raccolta firme sottoscritta da oltre 3000 persone, aveva chiesto un passo indietro agli esponenti di Sala Martorana.

Si concretizza l’aumento del gettone di presenza

Ad illustrare l’atto in aula il dirigente proponente Cettina Como. Una delibera figlia di un lungo percorso avviato all’Ars, con il subemendanto varato da Sala d’Ercole su richieste dell’Anci Sicilia e di una delegazione di consiglieri comunali. Atto formale a cui seguì, il 1 agosto, la nota con la quale il sindaco Roberto Lagalla ha chiesto di mettere in campo gli aumenti delle indennità non solo del primo cittadino, ma anche della Giunta, del Consiglio Comunale e di Circoscrizione. Manovra messa in campo dalla Giunta una settimana dopo e che vedrà scattare il piano in questione dal 1 settembre. Ma per il Consiglio Comunale era necessario un ulteriore passaggio d’aula, con la delibera appena consegnata nelle mani di Sala Martorana. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio, il 21 agosto, ha trasmesso i verbali della Conferenza dei Capigruppo in cui è stato stabilito l’aumento del gettone di presenza nella misura del 100% rispetto a quello attualmente percepito, passando così ad una cifra di 191 euro lordi a seduta, così come rimodulato dall’emendamento odierno.

Incrementi anche per sindaco e Giunta

Rimodulazione delle indennità che, nelle scorse settimane, ha riguardato anche il sindaco, la Giunta e il presidente del Consiglio Comunale. Così come previsto dalle tabelle ISTAT, l sindaco andranno 13.800 euro al mese (rispetto ai quasi 7.800 guadagnati fino ad ora). Sarà invece di 10.350 euro l’emolumento del vicesindaco (anche se l’attuale numero due di Roberto Lagalla, ovvero Carolina Varchi, non percepirà il suddetto compenso in quanto parlamentare nazionale). Aumenti anche per il presidente del Consiglio Comunale, che arriva alle soglie dei 9.000 euro al mese (più precisamente 8.970 euro), così come per gli assessori comunali.

Dalle Circoscrizioni: “Manca visione della città”

Come detto, l’unico gruppo consiliare ad astenersi dal voto dell’aula è stato quello del M5S. Ben più unita la reazione dei gruppi di centrosinistra delle Circoscrizioni di Palermo. In una nota congiunta firmata da sedici consiglieri di quartieri, i gruppi del PD, Progetto Palermo e M5S esprimono il proprio dissenso in merito alla manovra votata dal Consiglio Comunale. “Dal centro alle periferie, manca una visione politica complessiva della città, perché tutte le energie politiche del sindaco sono state spese a dialogare col Governo Nazionale e Regionale, non per cercare fondi e aiuti per migliorare le condizioni dei nostri quartieri, ma per trovare una soluzione impellente all’aumento delle indennità della giunta, e dei gettoni di presenza del consiglio comunale e dei consiglieri di circoscrizione. Nulla che non sia in linea con quanto previsto dalla legge, pure legittimo se si esce fuori da ogni ipocrisia, ma resta il fatto la situazione dei conti rimane drammatica e i limiti dell’attuale amministrazione si sono palesati questa estate: Palermo da un lato avvolta dalle fiamme, dall’altro il suo verde pubblico lasciato morire al caldo rovente non prevedendo interventi per le nostre ville e i nostri giardini, cosi come le strade, ridotte quasi tutte a groviera e sistematicamente sporche”.

 

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