Bisogna essere prudenti, evitare assembramenti e qualsiasi comportamento che possa far risalire il contagio o rischiamo un nuovo lockdown. E’ l’allarme che lanciano tutti dal sindaco di Palermo al Presidente della Regione fino al Presidente del Consiglio

“Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale” ha detto oggi il premier Giuseppe Conte rispondendo, lasciando il Senato, ad un’anziana che lo ringraziava “a nome dell’Italia” per l’impegno di questi mesi. “Abbiamo tolto l’autocertificazione perchè la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione”.

“Sono convinto che non ci sarà bisogno di ricorrere a interventi estremi. Credo che l’esuberanza giovanile, la voglia di riassaporare il piacere della libertà abbia determinato situazioni critiche. Sono convinto che il senso di responsabilità dei siciliani prevarrà” gli ha fatto eco a distanza il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo al programma Centocittà di Rai Radio Uno, tornando sulla presenza nella Vucciria, zona della Movida di Palermo, di numerosi giovani senza mascherine e senza rispettare le distanze imposte dalla pandemia Covid19. Il governatore ha sottolineato come la “Sicilia ha dato un grande esempio per otto settimane, sorprendendo anche chi parla del Sud per luoghi comuni”.

“Il dato basso di contagi in Sicilia – ha osservato Musumeci – è stata la conseguenza di una condotta responsabile: qui abbiamo seguito la linea della prudenza, del massimo rigore, della fermezza e abbiamo chiuso l’isola a fine febbraio, tra tante polemiche, ma poi i numeri ci hanno dato ragione”.

Occhi puntati, dunque, sempre sui contagi. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 123.573 (+1.533 rispetto a ieri), su 110.205 persone: di queste sono risultate positive 3.411 (+8), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.523 (-1), 1.620 sono guarite (+9) e 268 decedute (0).
Degli attuali 1.523 positivi, 129 pazienti (-8) sono ricoverati – di cui 11 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.394 (+7) sono in isolamento domiciliare.

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 43 (0 ricoverati, 97 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 50 (6, 109, 11); Catania, 628 (37, 338, 97); Enna, 67 (6, 325, 29); Messina, 291 (35, 215, 56);
Palermo, 364 (36, 172, 34); Ragusa, 30 (2, 60, 7); Siracusa, 33 (7, 187, 28); Trapani, 17 (0, 117, 5).

Un dato che deve restare basso e continuare a scendere anche perchè solo così si potrà sperare di far ripartire il turismo senza il quale in Sicilia non ci sarà nessuna vera ripartenza

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