Protrarre la Dad anche per le scuole elementari. L’appello arriva da Cira Maniscalco, presidente del Co.sma.nn, Comitato regionale malattie rare neurologiche e neurochirurgiche, preoccupata per l’incolumità dei bambini più fragili e in generale per tutti i bambini in età pediatrica.

In questo contesto di grande emergenza pandemica e confusione non è soltanto la Dad ad aumentare le sperequazioni nell’apprendimento, ma la stessa scuola in presenza che diventa pericolosa per i piccoli alunni affetti da patologie pregresse, costretti ad un maggior numero di assenze, oppure alla Didattica digitale integrata, e a non tenere il passo con i compagni che restano in classe. Una realtà che di solito non ha voce e che rischia di essere dimenticata, travolta da tutte le pur giuste e legittime motivazioni di chi chiede il ritorno alla didattica in presenza anche in mezzo all’occhio del ciclone della pandemia.

Cira, mamma di una bambina affetta da due malattie neurologiche rare, lotta per difendere il diritto alla salute e alla formazione degli studenti alle prese con problemi di salute: “Non possiamo permetterci di mandare i nostri figli a scuola in queste condizioni, i bambini in età pediatrica sono maggiormente cagionevoli: sono i primi a prendere i raffreddori stagionali e sono i più vulnerabili alle affezioni del tratto respiratorio. Non si può dire che i nostri figli vadano a scuola in sicurezza, tutti anche quelli sani, quasi tutte le aule hanno una quadratura troppo risicata per consentire il distanziamento a classi mediamente con più di 20 alunni; gli scolari devono tenere la mascherina per sei ore consecutive e restare immobili nel loro banco, un vero e proprio sacrificio per i più piccoli. Posso testimoniare che ci sono bambini all’uscita che abbracciano i loro genitori e chiedono di andare subito a casa e non tornare più a scuola. Bisogna ascoltare tutte le voci e non soltanto quelle di coloro che demonizzano la Dad. A preoccuparci ancora di più sono le notizie sulla cosiddetta variante inglese del virus che renderebbe più vulnerabili bambini e ragazzi all’infezione. Il mio appello è rivolto alle istituzioni, affinchè si possa continuare con la didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado, fino a quando il rientro possa avvenire nelle reali condizioni di sicurezza per tutti, altrimenti a pagare il conto più alto in termini di salute, ma anche di formazione, saranno gli studenti più cagionevoli. Il comitato ha accolto favorevolmente i provvedimenti del sindaco Orlando che ringrazia”.

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