Nel corso delle perquisizioni scattate nell’operazione Duty Free 2 della guardia di finanza che ha portato all’arresto di 11 indagati per contrabbando di sigarette, i militari hanno trovato un chilo e mezzo di hashish nascosta in casa di Gioacchino Micalizzi, 35 anni, palermitano.

Il giudice aveva disposto per il giovane la misura cautelare della presentazione alla Pg. Dopo il sequestro della droga Micalizzi è stato portato in carcere al Pagliarelli accusato di detenzione e spaccio di stupefacenti.

La droga è stata trovata nascosta in uno sgabuzzino dell’abitazione dell’indagato che si trova nel quartiere di Brancaccio.

Gli indagati

Sono 14 in totale gli indagati nell’operazione “Duty Free 2” della guardia di finanza che ha portato in luce un vasto giro di contrabbando di sigarette tra Palermo e Napoli. In carcere sono stati portati Giampiero Mattiolo, 41 anni di Palermo, Vincenzo Riccio, 38 anni di Napoli, e Calogero Stassi, 28 anni di Palermo. Ai domiciliari Giosafat Bruno, 32 anni, Giuseppe Cottone, 54 anni, Samuele Fuschi, 36 anni, Giovanni Guadagna, 36 anni, Giovanni Mattiolo, 21 anni, Giovanni Palumbo, 32 anni, Antonio Pollicino, 54 anni e Giuseppe Ricco, 41 anni, tutti di Palermo. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Matteo Biondo, 33 anni, Adele Rita Micalizzi, 31 anni, e Gioacchino Micalizzi, 35 anni, tutti di Palermo.

I sequestri preventivi patrimoniali

Il sequestro preventivo è stato disposto per Giampiero Mattiolo per 1.226.475 euro, Vincenzo Riccio, 991.870 euro, Matteo Biondo, 98.000 euro, Giuseppe Ricco, 171,500, Adele Rita e Gioacchino Micalizzi per 92.750.

La ricostruzione delle indagini

Gli altri indagati avrebbero rivestito i ruoli di addetti al trasporto e allo stoccaggio delle “bionde”, nonché di procacciatori delle autovetture che venivano utilizzate nei frequenti trasporti effettuati lungo il tragitto Napoli-Palermo sia via terra che sui traghetto. Dopo i primi sequestri da parte dei finanzieri, l’organizzazione ha iniziato ad utilizzare autovetture prese a noleggio o intestate a soggetti compiacenti; successivamente il gruppo indagato, vedendosi sempre più spesso colpito dagli interventi repressivi dei finanzieri, avrebbe cambiato il proprio modus operandi ricorrendo a corrieri che viaggiavano a bordo di autobus di linea sulla tratta Napoli-Palermo e che avrebbero nascosto il prezioso carico all’interno di normali valigie da viaggio.

Il comandante Quintavalle: “Contrabbando presente”

“L’operazione di servizio eseguita oggi dalla guardia di finanza di Palermo – ha commentato il comandante provinciale di Palermo delle fiamme gialle Antonio Quintavalle – dimostra che il contrabbando di sigarette è purtroppo ancora presente nel capoluogo, soprattutto nei quartieri di Brancaccio, Oreto, Zen e Montegrappa. Si tratta di un fenomeno illecito che lede in maniera significativa il bilancio dello Stato e dell’Unione europea. Basti pensare che, secondo le ultime stime dell’Olaf, il danno erariale a livello europeo si attesta intorno ai 10 miliardi di euro. Per le casse dello Stato si parla di una perdita di oltre 700 milioni di euro. Il contrabbando di tabacchi riveste pertanto prioritario interesse operativo per la guardia di finanza, quale polizia economico-finanziaria italiana. L’azione di contrasto è costante e viene svolta dai reparti del comando provinciale di Palermo sia mediante il quotidiano controllo economico del territorio in città e lungo le principali arterie stradali, che con una penetrante azione investigativa tesa ad individuare fornitori e grossisti come quella che ha portato agli arresti e sequestri eseguiti oggi”.

 

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