I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno arrestato due palermitani accusati di contrabbando di sigarette. La coppia stava trasportando 45 chili di sigarette dentro un auto. Una volta bloccati hanno detto alle fiamme gialle di trasportate capi di abbigliamento. Nel corso del controllo sono saltate stecche di Marlboro, Winston, Philip Morris e Merit.

La contestazione

I due soggetti venivano per questo arrestati in violazione all’articolo 291 bis del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri. “L’attività di servizio – si legge in una nota del comando provinciale di Palermo della finanza – mira a contrastare la commercializzazione di sigarette in ambito nazionale in assenza del pagamento dei diritti dovuti all’erario, ammontanti nel caso specifico, a circa 9 mila euro, nonché alla tutela dell’economia sana”.

Il maxisequestro di luglio scorso sempre a Palermo

Palermo è senza dubbio crocevia di questi traffici. nel luglio scorso i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato oltre 5 tonnellate di sigarette di contrabbando, trovate in un camion e in un furgone fermati a Palermo in via Santa Maria di Gesù. Sono stati arrestati i due conducenti, Carmine Pellecchia 31 anni di Salerno, e Gaetano Catalano, 45 anni di Palermo.

Un giro di affari da capogiro

L’operazione di luglio è maturata nell’ambito di specifici controlli. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo notavano nel piazzale alcuni soggetti che stavano scaricando dei pacchi da un autoarticolato a un furgone. Grazie al fiuto del cane Arca specializzato nel contrasto al contrabbando i finanzieri hanno trovato nell’autoarticolato 18.000 stecche di sigarette di contrabbando riportanti i marchi Chesterfield, Philip Morris e Merit. I tabacchi avrebbero fruttato al dettaglio, ricavi per circa 800.000 euro. I due conducenti sono stati arrestati. Il gip ha disposto il carcere per Catalano e i domiciliari per Pellecchia.

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