Parte il progetto di lotta alle tossicodipendenza presentato dal Comune di Palermo a marzo. Gli esponenti dell’Amministrazione hanno incontrato i rappresentanti del terzo settore e gli operatori dell’Asp di Palermo che si occuperanno del progetto di “Presidio mobile in rete”. I volontari e i professionisti si muoveranno a bordo di un camper, per fornire soccorso ed assistenza ai soggetti a rischio.
Il progetto per contrastare le tossicodipendenze
Il progetto prevede un investimento da un milioni di euro e mira a combattere fattivamente l’uso di sostanze stupefacenti e le relative dipendenze. All’interno del pacchetto di proposte contenute nel bando, c’è la presenza di un‘unità mobile al cui interno opererà un team di esperti che girerà in alcuni quartieri popolari della città, no pnchè una serie di eventi e dibattiti da condurre all’interno delle scuole. Particolare importanza, in tal senso, sarà rivestita dalla figura del peer educator, ovvero ragazzi usciti dal vortice della dipendenza e che agiranno da facilitatori nel processo di sviluppo di un pensiero critico sui comportamenti che possono ostacolare il benessere fisico, psicologico e sociale.
Il progetto avrà una durata di un anno. Le risorse, reperite nelle pieghe dei PON Metro PLUS 21-27, saranno investite con l’obiettivo primario di migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari in luoghi dove sarà possibile anche confrontarsi. Una serie di interventi di prossimità, con una forte incidenza sul territorio. Core business dell’iniziativa sarà l’utilizzo di un’unità mobile, messa a disposizione dall’Asp di Palermo, al cui interno opererà un team di esperti composto da operatori sanitari, educatori, psicologici ed assistente sociali. Mezzo che agirà in maniera struttura all’interno del quartiere di Ballarò, per poi snodarsi anche su altre tre realtà del capoluogo siciliano: Sperone, Zen e Borgo Vecchio.
Con riferimento alle attività di prevenzione, particolare attenzione sarà dedicata alla programmazione di cicli di incontri presso le scuole bersaglio. Nonchè l’attivazione di sistemi di auto aiuto che coinvolgano anche le figure adulte di riferimento. In generale, si tratterà di attuare interventi educativi in classe, rivolti a studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado; laboratori finalizzati agli obiettivi di progetto; incontri con i genitori e con le figure adulte di riferimento anche orientati allo scambio intergenerazionale.
Lagalla: “Non possiamo rimanere inermi”
Ad annunciare l’avvio del progetto è il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “L’amministrazione si sta impegnando negli ultimi mesi, impiegando risorse ed energie per il contrasto al consumo di stupefacenti. Il piano da un milione di euro è una risposta concreta perché non possiamo assistere inermi alla tragedia che vede alcuni nostri giovani distruggere le proprie vite per colpa della droga e di un mercato di morte in mano alla criminalità organizzata. Dalla presentazione del piano, passando per lo stanziamento e la predisposizione del progetto fino alla conclusione delle procedure di gara sono passate poche settimane, a dimostrazione dell’attenzione massima dell’amministrazione sul tema. E per questo, ringrazio il lavoro dell’assessore Pennino e dei suoi uffici e la collaborazione dell’Asp di Palermo, dell’Ufficio scolastico regionale, i soggetti del terzo settore e gli enti aggiudicatari del servizio di contrasto la consumo di stupefacenti”.
Gli enti che si sono aggiudicati la gara per fornire il servizio e costituire l’Ati sono: Fondazione Don Calabria, Consorzio Solco Rete di imprese sociali siciliane, Associazione Casa dei Giovani, Al Reve’s Società cooperativa sociale, Associazione Laboratorio Zen Insieme e l’Associazione Libera Palermo. “Dopo l’aggiudicazione della gara, quello dell’avvio della Formazione è un ulteriore e importante passaggio verso la fase operativa del progetto di lotta alle dipendenze – spiega l’assessore Rosi Pennino -. Stiamo costruendo un primo tassello di presidio dei territori e delle scuole, che vedrà poi l’aggancio per la realizzazione dei centri a bassa soglia nella nuova programmazione, già in fase di definizione del nuovo Pon Metro. Il Comune di Palermo vuole essere in prima linea in questa battaglia, consapevoli di quanto sia importante costruire una solida rete con gli altri attori, a cominciare dalle istituzioni scolastiche e sanitarie”
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