Non si ferma l’attività della polizia municipale nei luoghi della Movida palermitana. Sabato sera gli agenti del nucleo Attività Produttive, hanno controllato due locali nel cuore della città, uno in via Candelai e l’altro in via Vittorio Emanuele, comminando sanzioni per 6.173 euro ed effettuando le dovute segnalazioni all’autorità giudiziaria.
Locali sprovvisti di Scia
Durante il controllo entrambi i locali erano aperti al pubblico, con la presenza di numerosi avventori e sono risultati sprovvisti della prescritta Scia per somministrazione di alimenti e bevande all’esterno.
Infranta l’ordinanza sulle vendite di alcolici dopo le 20
Inoltre, in uno di essi, sebbene vietato dall’ordinanza del sindaco n. 131 del 30/07/2021, erano poste in vendita per asporto, dopo le 20, bevande in bottiglie di vetro.
Uno dei locali non aveva concessione di suolo pubblico
Uno dei due locali è risultato privo della concessione di Suolo Pubblico, in quanto occupava, al fine di trarne profitto, una porzione di suolo pubblico di circa 50 mq con numerosi arredi ed attrezzature a servizio dell’attività.
Gestore segnalato all’autorità giudiziaria
Tenuto conto che le porzioni di suolo pubblico, in quanto considerate bene culturale, erano state destinate ad un uso incompatibile con il loro carattere storico/artistico e pregiudizievole per la loro conservazione ed integrità, oltre che deturpate, al gestore è stata contestata l’illecita occupazione di suolo pubblico, la mancanza di conformità alla normativa sui dehors relativamente alla concessione di suolo pubblico prevista dal regolamento comunale e la violazione per degrado urbano, poiché, nello spazio esterno, antistante il locale, di propria pertinenza, attrezzato con tavoli e sedie, non assicurava la completa pulizia e massima condizione di igiene da rifiuti. Il gestore è stato segnalato all’autorità giudiziaria.
“Riscontrate gravi carenze igienico sanitarie”
“Nell’altro locale – si legge nella nota del comando della polizia municipale – sono state riscontrate anche gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie e, nel corso del controllo si è accertato che uno dei lavoratori dipendenti, addetto alla manipolazione di alimenti era privo del prescritto attestato di alimentarista”.
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