“Alla convention nazionale del 24 e 25 settembre a Palermo il Movimento 5 Stelle si presenterà con il candidato a sindaco del capoluogo siciliano e i 40 aspiranti consiglieri”. Così Riccardo Nuti, parlamentare palermitano alla Camera dei deputati e grillino della prima ora, scalda i motori in vista del terzo raduno nazionale dei pentastellati nel capoluogo siciliano.

Nuti, che nel 2012 sfidò Leoluca Orlando e gli altri candidati in qualità di aspirante sindaco del Movimento 5 Stelle, conferma che non è un caso che la scelta della sede della convention, dopo Roma e Imola, sia caduta su Palermo. “È un evento che potrà essere utile in vista delle elezioni comunali di Palermo di maggio 2017 e delle prossime regionali siciliane che si terranno pochi mesi dopo. La scelta quindi non è casuale e la prossimità di queste due competizioni ha dato sicuramente una spinta in tal senso”.

Quindi Riccardo Nuti annuncia che entro la fine della settimana si concluderà la raccolta delle candidature al Consiglio comunale che possono presentare tutti gli iscritti al Movimento certificati entro il 30 giugno scorso. Lo staff di Beppe Grillo farà la verifica dei requisiti che secondo il regolamento del Movimento 5 Stelle i candidati alle cariche elettive devono possedere. In seguito una mail comunicherà a ciascuno l’eventuale accettazione chiedendogli di presentare un video di presentazione e il proprio curriculum che saranno tutti pubblicati su beppegrillo.it. Quindi sarà effettuata la votazione da parte degli iscritti residenti a Palermo: i primi 40 classificati saranno i candidati al Consiglio comunale, un terzo del totale però, per rispettare quanto è imposto dalla nuova legge elettorale, dovrà essere composto da donne. Tra questi, con un’ulteriore votazione, sarà scelto il candidato a sindaco.

Per il deputato del Movimento 5 Stelle “vincere a Palermo sarebbe molto importante, perché sarebbe una realtà molto diversa dal centro nord. Avere una amministrazione 5 Stelle in una grande città del Sud, sarebbe un segnale molto importante. Perché scegliendo noi i cittadini automaticamente decreterebbero la fine delle clientele”.

Ma Nuti è consapevole che conquistare Palazzo delle Aquile sarà ancora più difficile delle sfide recentemente vinte a Roma e Torino. “Paghiamo innanzitutto il fatto di non avere avuto in questi cinque anni nostri rappresentanti in Consiglio comunale. Poi, nonostante i tanti scandali come il caso Gettonopoli a Sala delle Lapidi e le cattive gestioni dei rifiuti, del trasporto pubblico locale e delle periferie, sempre più dimenticate, sarà un’impresa non da poco convincere un elettorato come quello palermitano, che per decenni si è fatto guidare nella scelta di voto da logiche clientelari”.

Ma il Movimento 5 Stelle dovrà presto pensare a scegliere il nome giusto per puntare anche alla conquista della presidenza della Regione Siciliana. ” In questo caso – precisa Nuti – abbiamo il vantaggio di aver avuto 14 portavoce all’Ars che si sono distinti per competenza e combattività. Credo che il nostro candidato a Palazzo d’Orleans sarà uno di loro. Naturalmente saranno gli iscritti al Movimento a decidere ma credo che sarebbe la scelta giusta”.

Il maxi raduno nazionale di Palermo per Nuti sarà quindi “un’occasione per far vedere che siamo un movimento importante, nazionale e non soltanto locale. Partendo dall’illustrazione della nostra visione del Paese, possiamo dare una visone più ampia di quello che il Movimento 5 Stelle può rappresentare”.

La convention a 5 Stelle sarà anche un momento per fare incontrare tutti sindaci e consiglieri comunali  e regionali grillini con il resto dei cittadini. Ci saranno più di cento gazebo per rappresentare tutti i consigli comunali e regionali in cui ci sono portavoce M5S eletti. Tra questi ci saranno anche i due maxi gazebo dei parlamentari nazionali di Camera e Senato e dei deputati europei.

Un mese prima, a partire dal 28 agosto, un’altra città siciliana, Catania, sarà la location della Festa nazionale dell’Unità. Nella città etnea sfileranno quindi i maggiori rappresentanti del Pd, partito al governo nazionale, e principale bersaglio degli attacchi politici grillini a Roma come a Palermo.

“Il Pd siciliano – attacca Nuti – è formato da persone che fanno finta di litigare per il bene comune ma in realtà pensano soltanto alle proprie finalità personali e non esitano ad allearsi con chiunque li possa favorire, come è successo con Raffaele Lombardo. Sono tutti personaggi vecchi che si spacciano per nuovi o rinnovati che non entrano mai nel merito dei problemi dei cittadini e hanno persino il coraggio di parlare di riforme e rinnovamento”.