Rappresentanti istituzionali di 18 paesi euro-mediterranei, il segretario dell’Arab Town Organization, Ahmad Al
Subih e l’ambasciatrice della Lega Araba Enas Mekkawy saranno a Palermo il 16 dicembre al Congresso organizzato dal COPPEM su “Poteri locali e regionali: strategie per rafforzare la cooperazione euromediterranea nel contesto degli attuali cambiamenti epocali”.

Presenti Schifani e Galvagno

I lavori che si svolgeranno venerdì 16 dicembre, nella sala intitolata a Pio La Torre dell’Assemblea Regionale
Siciliana, dalle 9 alle 17, saranno aperti da Adly Hussein e Francesco Sammaritano, rispettivamente presidente e
segretario generale del COPPEM, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e del
presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno.

Divisione, disparità e separazione

Divisione, disparità e separazione sono i tre concetti chiave che emergono centrali nella descrizione dello spazio
mediterraneo evidenziati nella sfera della politica economica, di sviluppo, migratoria e di genere. In questo
momento storico si sente la necessità di premere il pulsante di ripristino nelle relazioni euromediterranee a
sostegno di un Mediterraneo in cui tutti i tipi di diritti universali, civili, politici e socioeconomici, i diritti delle donne, dei migranti e dei rifugiati e i diritti dei civili in guerra vengono violati, uno spazio civico che si sta restringendo, lasciando libero arbitrio alla xenofobia, all’autoritarismo e alla “politica del muro”.

I profughi della Siria e dell’Ucraina

Il congresso del COPPEM apre le porte al confronto sulle tematiche fondamentali e sulla possibile strategia comune mirata ad aumentare l’efficacia delle politiche dell’UE nel Mediterraneo.
Si discuterà dunque della gestione della crisi dei profughi dalla Siria e dall’Ucraina con Hussain Mhaidat,
segretario generale del Ministero dell’Amministrazione Locale (Giordania), con Elena Farca, direttrice delle
relazioni internazionali (Romania) e Muzzafer Baca, vicepresidente di International Blue Crescent, (Turchia).

Il dialogo interreligioso strumento di pace

Sull’importanza del Dialogo interreligioso come strumento di pace in Medio Oriente, parleranno Tassos Kriekoukis,
ambasciatore e consigliere diplomatico del Sindaco di Atene e sulla diplomazia delle città, interverrà Mustafa
Aydin, fondatore dell’Università Aydin di Istanbul.
Anche il sindaco di Rabat, Asmae Rhlaou, sarà presente per illustrare l’esperienza della città di Rabat, capitale
africana della cultura.

La crisi climatica

Un focus particolare, dopo la Cop 27 che si è tenuta in Egitto lo scorso novembre, avrà la crisi climatica, una
tematica che sarà affrontata con Malvena Al Jamal, Comune di Ramallah, direttrice del Dipartimento salute e
ambiente (Palestina) e con Fatiha EL MOUDNI, Funzionario della Città di Rabat (Marocco).

La campagna di sensibilizzazione

Alle 15,30, sarà presentata #Thinkonit, la campagna fotografica di sensibilizzazione per la parità di genere e il
contrasto alla discriminazione ideata dal COPPEM e firmata dal fotografo Danilo Iurato. La campagna fotografica
troverà spazio nelle vie del centro di Palermo e avrà una diffusione internazionale, grazie al sostegno del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE), della Conference Peripheal Maritime Regions (CPRM), dell’Unione mondiale delle città (UCLG – Africa), del Dipartimento degli affari extraregionali della regione Siciliana, del CUG e di Fidapa, distretto Sicilia.

Difendere l’uguaglianza

La campagna di sensibilizzazione ha l’obiettivo di difendere l’uguaglianza di genere puntando sui ritratti stretti di donne e uomini oscurati a metà, un simbolismo parlante con il fine di provocare e sensibilizzare le persone sui
cliché ancora troppo presenti nella società.

La tavola rotonda

Seguirà la Tavola rotonda “Quali azioni politiche per garantire la partecipazione delle donne alla vita istituzionale degli enti locali Euromed?” Francesco Sammaritano, segretario generale COPPEM aprirà i lavori, seguiranno gli interventi di: Asmaa Rhlalou, sindaca di Rabat, Catherine Moureaux, sindaca di Molenbeek-Saint-Jean, Hanan Kaoud, membro del Consiglio comunale di Ramallah, Nadjiba Djillali, presidente dell’Assemblea Popolare di Algeri e Valentina Chinnici, deputata all’Assemblea Regionale Siciliana. Il Congresso sarà l’occasione per parlare di Dialogo Interreligioso e della sua importanza per superare gli stereotipi nella grande causa della pace, della gestione della crisi dei rifugiati in Siria e in Ucraina, del cambiamento climatico e di parità di genere.

Mediterraneo in crisi, istituzioni a confronto per la cooperazione

“Il Mediterraneo vive la sua più profonda crisi della storia recente – ha spiegato Francesco Sammaritano – in
questo momento di forte destabilizzazione solo risposte comuni possono costruire un’area mediterranea solida.
La pandemia ha comportato nuove spaccature sociali legate al genere, alla razza, al fatto di essere migranti, ha
allargato la forbice della disuguaglianza economica tra il Nord il Sud e la minaccia terroristica e della guerra è
tangibile. È fondamentale dunque – ha concluso il segretario generale del COPPEM – incentivare e favorire una
cooperazione più intensa tra le regioni, i governatorati e le città euro-mediterranee ed è per questo che abbiamo
deciso di organizzare questo congresso che riunisce istituzioni a confronto”.

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