Celebrazioni online per garantire ai fedeli la preghiera in questo periodo di emergenza in cui le chiese sono chiuse. In quasi tutte le parrocchie del Palermitano, i presbiteri, accogliendo l’invito dell’Arcivescovo utilizzano i mezzi della comunicazione sociale per diffondere la preghiera del santo Rosario, la Via Crucis e le celebrazioni eucaristiche.
Lo stesso monsignor Corrado Lorefice oggi alle ore 19 detterà la riflessione sulla Via Crucis e domenica alle 10.30 presiederà l’Eucaristica che sarà diffusa sul canale Facebook dell’Arcidiocesi di Palermo. Intanto la Commissione Liturgica Diocesana ha predisposto un Sussidio di preghiera nel tempo della prova. “La particolare condizione che stiamo vivendo ci chiede di accogliere l’invito a restare il più possibile a casa permettendoci di riscoprire la gioia di un tempo condiviso. Possiamo trasformare questo momento anche in un tempo privilegiato da dedicare alla preghiera personale e in famiglia”.
Con il sussidio scaricabile dal sito della Commissione Liturgica Diocesana si intende offrire un semplice strumento di vicinanza e di accompagnamento al cammino di fede e di preghiera delle famiglie che sono chiamate a vivere questo delicato momento di prova che coinvolge il monto intero. Il sussidio è costituito da uno schema di preghiera per la III Domenica di Quaresima; uno schema per la preghiera nei giorni feriali e una preghiera di benedizione per la salvaguardia della salute.
La Polizia di Stato continua a dare consigli ai cittadini su come affrontare l’emergenza coronavirus in serenità.
“Per contenere il contagio dovremmo evitare ogni contatto con gli altri e quindi rimanere tutti a casa”, dice la Polizia di Stato Tuttavia il Paese non può fermarsi e le attività principali devono andare avanti e si deve consentire di raggiungere i luoghi di lavoro a chi non può lavorare da casa propria, così come bisogna dare la possibilità di muoversi a chi ha bisogno di cure specifiche.
Per questo motivo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri prevede delle deroghe con riferimento agli spostamenti. E si parla di lavoro, di salute e di necessità. Sono deroghe che nascono nell’interesse della comunità e non dei bisogni del singolo, con l’eccezione di ciò che riguarda lo stato di salute di ciascuno. “È per questo motivo che si raccomanda di non spostarsi per fare una passeggiata (se lo facessero tutti ci si ritroverebbe in massa in strada) o per andare a trovare un amico”, dice la Polizia di Stato che, assieme alle altre forze dell’ordine sta monitorando gli spostamenti sul territorio.
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