“Dopo giorni intensi nei quali tutti, dal Comune alla Prefettura e alle Forze dell’Ordine, hanno studiato le possibili soluzioni per riaprire senza rischi di assembramenti e di contagi il mercato ortofrutticolo in modo da garantire anche il corretto approvvigionamento alimentare alla città e lo svolgimento di un’importante attività economica, prendiamo atto dell’intransigenza di alcuni che pretendono di mortificare i diritti della collettività.
Il mercato ortofrutticolo resterà quindi chiuso fino a quando i concessionari non accetteranno, a questo punto tutte e senza alcuna ulteriore discussione, le condizioni non modificabili decise da tutte le autorità competenti per garantire il rispetto delle regole”.

Lo ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando commentando la scelta dei concessionari di rifiutare l’ultima proposta organizzativa del lavoro al mercato elaborata dal Comune, dalla Prefettura e dalle Forze dell’Ordine.

Nei giorni scorsi diversi i tentativi per mantenere la struttura aperta.

Il mercato ortofrutticolo aveva adottato per fare uscire le merci due turni lavorativi, allo scopo di alleggerire le presenze degli operatori.

Il primo turno iniziava alle 14 e si concludeva alle 16.30. Il secondo dalle 17 alle 19.30. Alle 20 l’area del mercato veniva chiusa.

Previsti i controlli su tutti coloro che avevano accesso presso l’area mercatale per verificare il possesso della concessione, la Partita Iva e la corrispondenza della documentazione comprovante il noleggio o l’incarico al vettore per il trasporto delle merci.

Ma tutto questo sembra non aver funzionato neanche così come non aveva funzionato un primo tentativo di riapertura sfociato in  disordini e assembramenti con sputi rivolti agli agenti della Polizia Municipale.

Il Sindaco ha dato disposizione agli uffici dell’Amministrazione “in mancanza di adeguamento alle normative e alle disposizioni vigenti, di procedere con i provvedimenti conseguenti a carico dei concessionari del servizio pubblico essenziale per il rifornimento alimentare della città.”

“Di fronte ad atteggiamenti irresponsabili che mettono a repentaglio la salute dei cittadini non vi è più alcun margine di mediazione o discussione. Il Comune ha elaborato il miglior piano possibile per garantire il funzionamento del mercato. Chiunque lo rifiuta si assume fino in fondo ogni conseguenza.”