“Garantire il servizio della distribuzione carburanti prevalentemente con le modalità self service fino a quando non si ripristinerà una condizione di normalità da parte dell’OMS”.
Lo chiedono con una nota inviata ai prefetti di Messina, Catania, Palermo, Agrigento e Siracusa i presidenti provinciali di Faib Confesercenti in Sicilia.
Nella lettera, i responsabili delle associazioni chiedono che “il servizio con assistenza del personale permanga solo in alcuni impianti individuati tra quelli che su base provinciale sono inseriti negli elenchi della Camera di Commercio di pertinenza come impianti notturni”.
“La proposta – dice Francesca Costa presidente regionale di Faib, la Federazione autonoma dei benzinai di Confesercenti – nasce dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto dai gestori e dai dipendenti dei punti vendita carburante, fortemente preoccupati per il rischio di contagio a cui quotidianamente vengono esposti nell’esercizio della propria attività e che mette a repentaglio anche la sicurezza di salute dei loro cari”.
Nella lettera inviata ai prefetti Confesercenti sottolinea “il crescente numero di casi positivi che si registrano sul territorio” e i timori legati alle “ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus adottate con l’ordinanza n. 6 del 19 marzo 2020 del Presidente della Regione”.
“Le misure che proponiamo – scrive Confesercenti – a fronte della riduzione del numero dei rifornimenti carburante e in virtù dei provvedimenti che limitano fortemente la mobilità degli individui, non recherebbe alcun nocumento ad automobilisti ed autotrasportatori ma garantirebbe l’incolumità di tutto il personale dei punti vendita carburante e delle loro famiglie”.
Qualche giorno fa Confesercenti Sicilia ha scritto anche ai sindaci dell’Isola per chiedere di intervenire sui tributi locali con il rinvio delle scadenze di pagamento e con il ricalcolo dei tributi considerando la chiusura forzata dovuta ai decreti per il contenimento del Covid-19.
“Qualche sindaco come quello di Modica ha risposto accogliendo pubblicamente il nostro invito – dice il presidente regionale Vittorio Messina – altri si sono mossi nella stessa direzione ma sono tanti ancora i Comuni da cui non sono arrivate direttive chiare in tal senso e tantissimi gli imprenditori di pmi che temono per il futuro della propria azienda in assenza di misure che li aiutino a superare questo momento drammatico”.
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