Federazione Italiana Scuole Materne, associazione di categoria, cui aderiscono oltre 500 scuole siciliane che, con 25 mila bambini e 3.500 dipendenti, ai sensi della L.10 marzo 2000, n. 62, svolgono un servizio pubblico educativo, dichiara, a seguito della emergenza sanitaria da COVID-19, lo stato di crisi del settore delle scuole paritarie e chiede l’estensione delle misure economiche di supporto alle piccole e medie imprese, già messe in campo per le “zone rosse”.

Il Sistema Nazionale d’Istruzione, e con esso le scuole paritarie, sta subendo, un pesante aggravio che non può essere riversato sulle famiglie né sui dipendenti che lavorano nelle scuole.

La Federazione ritiene indispensabile che alle scuole vengano estesi gli interventi specifici che verranno messi in campo per tutte le attività produttive, estendendo anche gli ammortizzatori sociali non solo nelle ‘zone rosse’, ma in tutte le aree che sono state coinvolte.

L’eccezionalità dell’evento e la rilevanza delle determinazioni assunte attraverso il decreto legge e le ordinanze regionali ci portano a considerare con preoccupazione la sospensione di tutte le attività scolastiche ed educative.

Speriamo vivamente che il Governo regionale proceda ad avviare in tempi brevi tavoli sociali di confronto specifici, intervenendo con azioni concrete a sostegno delle famiglie e delle scuole. Apprendiamo che in data odierna l’Assessore Regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, ha manifestato condivisione delle preoccupazioni e la disponibilità, compartecipata con la Presidenza della Regione Siciliana e gli Assessorati regionali al’Economia, alle Attività produttive e al Lavoro, a fornire supporto per il superamento delle negative ricadute economico-produttive derivanti dall’attuale contingenza sanitaria e per prevenire possibili conseguenze critiche sull’occupazione e sulla funzionalità complessiva del sistema regionale dell’istruzione, lavorando affinché possano essere ricompresi interventi a sostegno del comparto scuola.

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