“Musumeci faccia ordinanza per obbligare i datori di lavoro ad adottare tutte le misure di sicurezza”, lo chiede il gruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars al Governatore siciliano. Sono tante le attività rimaste aperte in questi giorni di emergenza per garantire ai cittadini servizi essenziali quali alimenti, banche, servizi finanziari. Il M5S lamenta però la mancanza di regole e misure di sicurezza omogenee.

“Molte attività produttive e professionali – dicono i deputati grillini – continuano a restare aperte e operative, ma non si può lasciare alla sola responsabilità dei datori di lavoro la corretta applicazione delle misure di sicurezza necessarie per prevenire il contagio del coronavirus”. I pentestellati hanno chiesto al presidente della Regione, Nello Musumeci, di “adottare prontamente ulteriori iniziative per imporre all’interno delle attività misure di sicurezza obbligatorie, e non solo raccomandate, per la tutela dei lavoratori e degli utenti, pena la chiusura temporanea dell’esercizio”.

Tra le attività che il Movimento 5 Stelle cita ci sono quelle dei call center, che “rischiano di diventare pericolosi focolai di diffusione del virus, come – tra l’altro – già evidenziato dalla stampa internazionale circa la notizia di 93 nuovi casi riconducibili ai dipendenti di un call center di Seoul e ai loro familiari”. La proposta di sospendere totalmente l’attività dei call center e dei centri di riabilitazione siciliani, ritenuti indubbiamente luoghi a rischio, era stata avanzata ieri dal deputato regionale Nuccio Di Paola che aveva sollecitato un’ordinanza del presidente Musumeci.

“L’incremento dei casi e le stringenti prescrizioni del governo nazionale – concludono i deputati – impongono ulteriori e decise misure da parte della Regione, in linea di continuità con quelle disposte a livello centrale con lo scopo di innalzare la sicurezza di lavoratori e cittadini in questa fase acuta dell’emergenza. Musumeci intervenga subito con una propria ordinanza che obblighi tutti ad applicare le regole come l’uso delle mascherine, dei disinfettanti e la distanza di sicurezza”.