Al palazzo di giustizia di Palermo c’è un nucleo (Gitpaa) che ha indagato per anni sulle lottizzazioni realizzate e sul centro storico.

E’ un nucleo interforze che era formato anche da due agenti della polizia municipale. Erano loro insieme ad un altro vigile urbano addetto agli abusi edilizi che avevano iniziato l’indagine su via Miseno.

Una lottizzazione ritenuta abusiva dal tribunale di Palermo che aveva condannato i proprietari delle villette . Tra loro a due anni ciascuno di carcere i funzionari comunali Mario Li Castri e Giuseppe Monteleone, proprietari di due delle ville ritenute irregolari, e ora indagati per corruzione.

Se a Mondello è stata compiuta una lottizzazione abusiva, e il Tribunale ne era convinto, il Comune nulla avrebbe fatto per fermarla. Al contrario con la sua “acquiescenza deliberata” aveva favorito gli abusi edilizi in via Miseno.

Ebbene tre agenti della polizia municipale che avevano iniziato le indagini poi passate ai finanzieri e ai carabinieri erano stati trasferiti per disposizione del Comune.

Due che facevano parte del nucleo di pg in Tribunale sono tornati al Comando in via Dogali mentre il terzo è finito in una delegazione comunale.

Su questi spostamenti e sulle modalità che sono state eseguite per mettere di fatto un freno alle indagini sugli abusi edilizi a Palermo gli investigatori stanno cercando di fare luce.

C’è da capire se questi spostamenti avvenuti ad ottobre del 2015 siano stati semplici avvicendamenti o se dietro ci fossero state pressioni.

Oltre alle lottizzazioni abusive gli agenti di polizia avevano iniziato ad indagare sul centro storico di Palermo e sulle ditte, sempre le stesse, che lavorano in quell’area di Palermo.

Adesso tutti questi aspetti saranno passati al setaccio oltre a tutte le licenze approvate all’edilizia privata.

 

 

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