Reddito di cittadinanza, PNRR e transizione ecologica: sono questi i tre grandi temi affrontati dall’ex premier Giuseppe Conte durante la sua prima tappa del tour a Palermo. Partenza dal lungomare di Barcarello, dove la compagine pentastellata ha avviato un progetto di riqualificazione del litorale, inserito all’interno del piano triennale delle opere pubbliche. Nel pomeriggio, il presidente del M5S incontrerà i lavoratori Covisian-ex Almaviva, subito dopo un pranzo tenuto con i vertici del partito e con il candidato a sindaco Franco Miceli.

La difesa del reddito di cittadinanza

Inevitabile, nel discorso di Conte, un cenno al reddito di cittadinanza. Una misura entrata anche nel dibattito elettorale palermitano, vista la presenza di 100.000 percettori all’interno del capoluogo siciliano. Provvedimento osteggiato da diverse compagini politiche, alle quali l’ex premier rimprovera l’utilizzo di un linguaggio politico poco consono ed offensivo.

“Io trovo vergognoso che delle forze politiche, da Renzi alla Meloni, denigrano non solo la misura, ma addirittura diffamano i percettori del reddito chiamandoli drogati, perchè hanno usato la parola metadone di Stato. Hanno usato termini come parassiti, fannulloni. Da ultimo, abbiamo assistito ad un politico di Forza Italia che diceva ad un percettore del RdC ‘guarda come sei paffuto, tu non hai diritto al sussidio’. Che politica è questa?”.

Politiche attive e centri per l’impiego

Giuseppe Conte riconosce alcuni limiti del reddito di cittadinanza, che però attribuisce in buona parte ai deficit dei centri per l’impiego. “Il sistema delle politiche attive non ha mai funzionato. I centri per l’impiego non sono efficienti. Non si può pensare che, dall’oggi al domani, possiamo raggiungere i risultati di paesi come la Germania, dove hanno investito molto. Un’esperienza nella quale il Governo tedesco ha chiamato in causa fino a 112.000 nuovi impiegati. Da noi avevamo proposto 9000 navigator. Pensate che questi giovani hanno il marchio come la lettera scarlatta. Nessuno li vuole assumere. Molti sono nelle mani delle forze politiche di centrodestra. C’è un fatto ideologico.

Rifiuti ed economia circolare

Altro tema caldo è quello dei rifiuti. Durante il suo arrivo a Barcarello, il premier ha incontrato diversi cumuli di spazzatura non raccolta. L’impianto di Bellolampo è saturo e Rap attende novità dal Comune sul fronte dell’ordinanza che permetterebbe di sbloccare gli abbancamenti sulla IV vasca e sulla III-bis. Ma Conte guarda al futuro, in particolare all’Europa e all’economia circolare.

“Nell’era post covid stiamo soffrendo la mancanza di materie prime. Stanno scarseggiando materiali come nichel, fosforo, alluminio. Le filiere produttive sono in difficoltà. Si può pensare di bruciare tutto? Devi pensare a recuperare materie prime. L’economia circolare europea si muove in questa direzione“.

La stoccata al centrodestra

Ad un certo punto della visita a Barcarello, Giuseppe Conte è stato raggiunto da Franco Miceli. L’architetto, candidato a sindaco di Palermo, ha intrattenuto un siparietto nel quale, insieme all’ex premier, hanno criticato gli avversari del centrodestra e la loro posizione sul reddito di cittadinanza e sul PNRR.

“Si devono mettere d’accordo in quella coalizione. I main sponsor sono contro al reddito di cittadinanza. Ma c’è qualche incertezza. Sono gli stessi che, quando arrivarono i soldi del PNRR . Voto è sinonimo di libertà. Ma quando mettete quella crocetta, ricordate che l’Italia beneficia di 209 miliardi grazie a chi ha creduto nell’Europa e nella sua solidarietà. Ci sono state forze politiche di centrodestra che hanno detto che era una truffa”.

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