Stop alle fughe in avanti e ai vertici improvvisati nella corsa alla Regione. In regione la coalizione è troppo litigiosa, a questo punto si decida a Roma o quantomeno dopo il vertice romano che affronterà anche il ‘caso Sicilia’

Fratelli d’Italia risponde al documento degli alleati

“Fdi non si è limitata a chiedere, forse eccedendo in cortesia, di rinviare un incontro a livello regionale proprio quando è imminente un vertice nazionale che nel suo ultimo incontro aveva stabilito di occuparsi della questione al primo vertice dopo le amministrative” dicono i coordinatori di Fratelli d’Italia in Sicilia Giampiero Cannella e Salvo Pogliese rispondendo al documento dei segretari del centrodestra. siciliano diffuso, non senza polemiche, dopo il vertice al quale FdI non c’era.

Assenza annunciata “Impossibile se Miccichè non cambia linguaggio”

“Fdi per amor di coalizione – aggiungono – non aveva ufficializzato l’impossibilità a partecipare a riunioni promosse da Micciché fintanto che lo stesso continua a usare un linguaggio inaccettabile nei confronti del presidente della regione che peraltro ha tuttora la fiducia e l’appoggio anche di assessori di Forza Italia”.

Musumeci non è divisivo nell’elettorato

“È ancora più incomprensibile e priva di firme visibili (il riferimento è chiaramente alla polemica sugli assenti che hanno disconosciuto la firma ndr) la affermazione secondo cui Musumeci sia ” divisivo” . Di sicuro non lo è nell’elettorato. Auspichiamo che non si cerchino fughe in avanti figlie di una evidente debolezza di argomenti”.

Andare oltre Musumeci, il documento degli altri

Tutto nasce da un documento diffuso da Forza Italia e firmato da tutti i partiti della coalizione ad eccezione di Fratelli d’Italia (e della Dc Nuova) che invita pubblicamente a mollare Musumeci.

“Prendiamo atto delle dichiarazioni del Presidente Musumeci e della sua disponibilità a non riproporre la candidatura alla presidenza della Regione se la stessa risultasse divisiva della coalizione. Appare evidente che occorre andare oltre ed è per questo che, come segretari regionali dei partiti presenti in Ars, siamo pronti a proporre una o più ipotesi di candidature che nascano dal territorio e che sappiano dialogare coi partiti e coi deputati dell’Ars e a coinvolgere nuove formazioni politiche e civiche. Invitiamo FdI a partecipare alla individuazione del candidato auspicabilmente condiviso da tutti.

Documenti disconosciuto dai centristi

Ma nonostante porti anche la firma di Noi con l’Italia il documento viene subito disconosciuto dai centristi “Non eravamo presenti al vertice; non siamo a conoscenza di nessun documento; quando ne leggeremo i contenuti, valuteremo” dice Massimo Dell’Utri coordinatore regionale di Noi con l’Italia che aggiunge “Noi con l’italia ha dato disponibilità ad esaminare il documento che al momento non conosciamo”. Un piccolo giallo a margine di un documento che porta in calce le firme di FI, Lega, Mpa, Udc, Noi con l’Italia. Di fatto non manca la condivisione sulla sostanza ma si tratta di una questione di metodo. Il documento, infatti, sarebbe stato consegnato alla stampa prima ancora che gli alleati lo avessero letto e, dunque, sottoscritto. Un passaggio necessario anche a fronte di posizioni comunque condivise

I dubbi dell’Udc

Anche l’Udc si era trovato in una situazione complessa e, pur non disconoscendo la firma, disconosce, invece, il vertice “Vedo che continuano inutili e sterili polemiche sulla presidenza della Regione” dice il segretario regionale Decio Terrana.

“Pensavamo di avere espresso chiaramente la posizione dell’UDC che mira a rafforzare una coalizione vincente. Sono contento che è stato raccolto l’appello del segretario Cesa e che all’inizio della prossima settimana, a Roma, si terrà un vertice di centrodestra anche per affrontare la vicenda della presidenza della Regione Siciliana facendo presente che l’UDC non ha pregiudizi per nessuno”.