Le elezioni in Sicilia potrebbero essere più vicine di quanto si pensi. Lo sa bene la coalizione di centrodestra in occasione delle elezioni regionali e adesso anche per le politiche che, con molta probabilità, saranno il 25 settembre. “Il mutato quadro politico nazionale impone profonda riflessione”, dice Cesa.
Un vertice con i pezzi grossi
“Ho già avuto alcuni contatti su questo tema ma chiederò ufficialmente a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi un vertice che si occupi anche delle elezioni in Sicilia”: Lo afferma il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa. “Il mutato quadro politico nazionale e le imminenti elezioni che ci auguriamo porteranno il centrodestra alla vittoria – aggiunge – impongono una profonda riflessione anche sulle elezioni regionali siciliane”.
Ascolteremo i territori
Second il leader Udc, inoltre, “i vertici del centrodestra siciliano hanno il diritto d’indicare e scegliere il candidato presidente della Regione. Come sempre quindi – conclude Cesa – il nostro partito ascolterà i territori costruendo un percorso in sintonia con la strategia nazionale della coalizione di centrodestra”.
Il sogno del 61 a 0
Mentre si avvicinano le elezioni regionali c’è chi sogna il 61 a zero in Sicilia da parte del centrodestra (unito). E’ il deputato all’Ars Vincenzo Figuccia, schierato con “Prima l’Italia”, leggasi Lega, che invoca l’unità del centrodestra.
Sicilia laboratorio per centrodestra unito
“Ci sono tutte le condizioni per il centrodestra in Sicilia di ripetere un risultato come il 61 a zero del 2001 alle prossime elezioni politiche”, dice il deputato regionale del Carroccio. “La legislatura volge alla sua fine e Draghi guiderà probabilmente un governo con le Camere sciolte. La Sicilia sarà dunque ancora laboratorio per un centrodestra unito che possa riconquistare il Paese e la Regione. Diventa molto probabile che l’elezione del presidente della Regione e del Parlamento siciliano coincida con il voto per l’elezione della Camera e del Senato”.
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