Dalla Dc Nuova di Totò Cuffaro (ma senza la presenza dell’ex governatore che con Faraone era alla presentazione del libro di Rotondi) al gruppo degli autonomisti, recuperando Cantiere Popolare, con la presenza di Sicilia Futura ma senza invitare al tavolo Italia Viva. Allargamento con annessa polemica e dibattito per il centrodestra di Palermo che passa da sei a nove partiti al tavolo ma continua ad escludere anche se il clima sembra cambiato. E si confronta sull’ipotesi primarie
I presenti al vertice di oggi pomeriggio a Palermo
Intorno ad un tavolo oggi pomeriggio si sono seduti Alessandro Anello, Vincenzo Figuccia e Igor Gelarda per la Lega, Fabrizio Scarpinato e Raoul Russo, per Fratelli d’Italia, Pippo Palmeri per il Movimentro Nuova Autonomia, Elio Ficarra e Andrea Aiello per l’Udc, Giulio Tantillo e Andrea Mineo per Forza Italia Gianluca Inzerillo dì Sicilia Futura, Angelo Pizzuto e Claudio Volante dì Diventerà Bellissima, Giuseppe Alessi ed Enea per la Dc Nuova, Felice Bruscia e Roberto Clemente per Cantiere Popolare.
I presenti al primo tavolo
Al primo tavolo c’erano, due lunedì fa, la Lega, Mna, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima, Forza Italia, Udc e Sicilia Futura, quest’ultima al momento della convocazione del vertice di allora sembrava essere una costola, ormai, di Italia Viva ma adesso sembra esserne tornata un corpo estraneo. Allora, si disse, sarebbe stato un vertice in due tempi alla ricerca dell’unità. Ricuciti i mal di pancia interni si puntava ad allargare la coalizione nel, secondo vertice.
L’allargamento di oggi
Oggi da sei partiti si passa, dunque, a nove. Torna a sedersi Cantiere Popolare che era stato invitato già al primo giro essendo parte integrante della maggioranza regionale. Il primo allargamento è proprio alla Dc Nuova di Totò Cuffaro, Un invito che ha sbloccato anche la situazione che aveva portato all’assenza polemica proprio di Cantiere popolare.
Chi ancora manca al tavolo
Ma al tavolo mancano ancora forze che sono in forte avvicinamento anche se, dopo l’ultimo colpo di mano, anche forze divisive. Prima fra tutte proprio Italia Viva data da settimane in viaggio verso il centrodestra e federata all’Ars con Forza Italia. Ma la candidatura di Davide Faraone investito da Renzi dalla Leopolda domenica sembra aver raffreddato i rapporti e riscaldato gli animi. Cantiere Popolare chiede di coinvolgere i renziani, nicchia Sicilia Futura e adesso ha dubbi anche Forza Italia anche se i gruppi all’Ars sono federati. Inutile aggiungere la naturale contrarietà di Lega e Fratelli d’Italia. In realtà c’è differenza fra la posizione della Lega che è contraria ma possibilista e quella di Fratelli d’Italia che manifesta un no fermo all’ingresso di Italia Viva
Troppi candidati sul tavolo, Forza Italia vuole azzerarli
Sul tavolo ci sono troppi candidati ma anche una richiesta di far tutti un passo indietro avanzata da Sicilia Futura e di traslocare la discussione verso i programmi avanzata dalla Lega. Forza Italia, per parte sua, chiede un azzeramento della candidature ed esprime una posizione simile a quella di Sicilia Futura.
Cantiere Popolare spinge per le primarie
In una situazione che rischia la paralisi cantiere popolare punta sulle primarie e su questa ipotesi convergono praticamente tutti ma solo nel caso in cui non si riesca a fare sintesi su un solo candidato. Contraria appare Forza Italia e un po’ reticente l’Udc
Prima le idee, poi i candidati
Un asse imprevisto si è creato fra Cantiere Popolare e Lega su uno dei punti in discussione. Prima i programmi e solo dopo i candidati. Entrambi i partiti hanno avanzato questa proposta trovandosi d’accordo sul metodo
La Lega tesse le fila
A cercare unità e mediare è sempre la Lega che continua a mostrarsi pronta a passi indietro e a cercare condivisione. proprio la sua mediazione ha fatto sì che i distinguo nel dibattito non diventassero veti assoluti. Così alla fine il comunicato ufficiale condiviso parla anche di possibili ulteriori aperture anche a Italia Viva che però dovrà scendere alle regole della coalizione.
La nota ufficiale finale
Alla fine i partiti al tavolo parlano di un “grande passo in avanti, vero gesto di amore per la Città”. Definito il perimetro del centro destra con la convinta e animata partecipazione della Lega, di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc, Mna, Diventerà Bellissima, Sicilia Futura, Cantiere Popolare, Democrazia Cristiana.
“La presenza dei partiti che correranno insieme per le amministrative di Palermo, testimonia l’unità di intenti che anima la coalizione”.
Si parte per la costruzione del programma
Dalla prossima settimana si attiveranno i gruppi di lavoro per la definizione dei punti programmatici che verranno consegnati al candidato sindaco che sarà individuato dalle forze politiche e che saprà fare sintesi delle istanze dei partiti.
Ma il perimetro può ancora allargarsi “Ai prossimi incontri non è stata preclusa la possibilità di partecipazione di altri movimenti politici che condivideranno i valori e i progetti della coalizione”.
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