Nella corsa a sindaco a Palermo le coalizioni vivono momenti profondamente diversi. Se nel centrodestra si cerca ancora unità, a sinistra non c’è solo il candidato ma adesso sono praticamente pronte anche le liste.

Quattro liste per Franco Miceli

Diventano quattro le liste a supporto del candidato unico della coalizione. Nel tardo pomeriggio di sabato 23 aprile ai Cantieri Culturali alla Zisa si è tenuto l’incontro tra il candidato a sindaco di Palermo Franco Miceli e i candidati e le candidate della sua lista, una lista che si aggiunge a quelle prodotte dalle forze politiche che hanno aderito al suo progetto: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Sinistra civica ecologista.

La lista dei ‘sogni della città’

“Persone che compongono il tessuto sociale, produttivo e culturale della città di Palermo, rappresentano i mondi dell’attivismo, dell’arte, dell’impresa e dell’innovazione”, commenta Miceli, “persone che rappresentano alcune delle energie migliori della città e che interpretano i sogni e i desideri di Palermo. È stato un incontro entusiasmante e produttivo, durante il quale sono state condivise moltissime idee”, conclude, “naturalmente molti spunti saranno elaborati e approfonditi nella due giorni di lavori tematici che è in programma e che sarà comunicata a breve”.

I primi nomi, dai professionisti agli attivisti

Al primo incontro di lista sono presenti: il professore di Ingegneria all’Università di Palermo Gaetano Di Mino, il produttore discografico Mario Caminita, gli avvocati Lucia Scala e Antonio Gentile, l’imprenditore e attivista per i diritti dell’infanzia Marco Gelsomino, l’attivista del movimento Lgbtq+ Marco Agnello, Gianfranco Caronia è invece un ex dirigente della Polizia di Stato, il medico Gaspare Vassallo, l’assistente sociale Giorgio Giacalone, l’architetto Emanuele Nicosia e il gallerista e curatore d’arte contemporanea Francesco Pantaleone, Roberto Zampardi, informatico e militante in difesa dei diritti umani e non mancavano all’incontro Valentina Chinnici, Massimo Giaconia, Alberto Mangano e Mariangela Di Ganci.

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