Franco Miceli serra i ranghi del centrosinistra in questo venerdì santo prepasquale. Il presidente dell’ordine degli architetti ha riunito questa mattina i suoi esponenti politici di riferimento ai Cantieri Culturali della Zisa. Un incontro al quale erano presenti i vertici cittadini del M5S, Partito Democratico, Avanti Insieme e Sinistra Civica Ecologica. Compagini alle quali si sono affiancati i presenti nonchè i possibili futuri presidenti di circoscrizione dell’area progressista.

Miceli e il confronto nel centrosinistra

Un momento di dibattito interno, quello proposto da Franco Miceli agli alleati. Confronto che segue ai sopralluoghi, effettuati dall’esponente del centrosinistra, nei quartieri popolari di Palermo. Realtà che, ormai da tempo, vivono gli effetti dell’incuria e di un policentrismo mai realizzato fino in fondo. Fra questi, Miceli ha toccato anche l’area di Borgovecchio. A fargli da Cicerone l’ormai presidente uscente dell’ottava Circoscrizione Marco Frasca Polara. Una scelta che l’architetto giustifica con la volontà di promuovere l’idea di decentramento politico, mai realizzata fino in fondo dall’uscente Amministrazione Orlando.

Al centro del confronto odierno anche la questione legata al debito comunale. Le buone notizie legate alla quasi totale cancellazione degli aumenti sull’addizionale Irpef da soli non bastano a rassicurare sul futuro del capoluogo siciliano. La strada del piano di riequilibrio è ancora lunga ed irta di ostacoli e colui il quale succederà al ‘Professore’ non potrà scappare da tale incombenza. Non mancano i riferimenti alle possibili candidature. Proprio nell’alveo del centrosinistra, si registrano le discese in campo di Salvatore Altadonna, per la presidenza della V Circoscrizione, e di Roberto Li Muli per quella della sesta. Nomi che già avevamo preannunciato nei giorni scorsi e che confermano il dibattito in essere fra le forze politiche progressiste.

L’incontro con i lavoratori

Una giornata nella quale Franco Miceli ha avuto anche degli incontri con le rappresentanze dei lavoratori comunali. “Esiste una realtà sottovalutata e sono i lavoratori cosiddetti articolo 36 del Comune di Palermo – ha sottolineato il candidato sindaco -. Personale sottoutilizzato nei tempi e nella professionalità. Dipendenti che hanno competenze e conoscenza della macchina comunale e che vengono tenuti erroneamente ai margini dell’amministrazione. Condizione che ha determinato disservizi alla città e diseconomie nel funzionamento della macchina comunale”.

“Erano seimila in partenza, oggi sono oltre 2.300 – ha dichiarato Miceli a margine dell’incontro -. Chiedono di essere pienamente utilizzati per le competenze che possono offrire. Loro come tutto il personale che dipende da Palazzo delle Aquile sono il motore della città: un capitale umano che se ben valorizzato può diventare una forte leva di sviluppo per la crescita economica”

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