“I teatri palermitani sono un patrimonio culturale fondamentale e un grande volando economico per la città di Palermo. Oggi, però, sono abbandonati a loro stessi, senza risorse ed investimenti certi. È necessaria una programmazione artistica di ampio respiro, che copra un lungo periodo e che dia certezze a tutto il comparto”. Lo afferma il candidato sindaco di Azione e +Europa Fabrizio Ferrandelli che aggiunge: “Alla guida dei teatri ci dovrà essere una classe dirigente con una visione europeista e non provinciale, che sia in grado di legare la programmazione della città con tutti i maggiori canali artistici e culturali Europei”.

Ferrandelli “Rilancio cultura palermitana non può essere ostaggio di una legge”

“Offrire una programmazione multiculturale e generare, finalmente, una vera stagione estiva al Teatro di Verdura. Dovremo lavorare – continua Ferrandelli – per far continuare a lavorare gli Enti che promuovono le attività giovanili. Questo nostro progetto, però, va a scontrarsi con la legge Bonisoli, che nasce con l’intento di combattere il precariato storico degli operatori del settore spettacolo dal vivo, ma che in realtà rischia di bloccare la programmazione degli Enti, con la conseguente perdita di tantissimi posti di lavoro. Il rilancio della cultura Palermitana, il futuro del Teatro Massimo, del Teatro Biondo, dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e dell’orchestra Jazz della Fondazione ‘The Brass Group’ non può essere ostaggio di una legge. Servono investimenti, piani marketing e strategie di mercato – conclude Ferrandelli – che tutelino le piante organiche funzionali dei teatri e le famiglie di tutte le maestranze che da anni sono in attesa di ottenere la serenità di un posto di lavoro a tempo indeterminato”.

“Facciamo strike, mandiamo a casa la vecchia politica”

“Dopo anni di malagestione della città, i palermitani hanno l’occasione, il 12 giugno, di mandare a casa tutta la vecchia politica, rappresentata da Lagalla e Miceli. I miei avversari rappresentano plasticamente il simbolo di metodi e classi dirigenti che portano addosso la responsabilità di 30 anni di cattiva amministrazione. La verità – spiega Fabrizio Ferrandelli – è che non sono credibili: Miceli parla al futuro per nascondere gli scempi degli ultimi 10 anni dei suoi sodali e non ha uno straccio di proposta. Lagalla gira svogliatamente una città che non conosce e che non ha neppure voglia di amministrare, dimostrando di essere solo la sintesi di un accordo di chi vuole mettere le mani sulla città. Tutta la vecchia politica è nelle liste e a sostegno loro. Farebbero tornare la città a Italia ’90″.

Prosegue: “E noi questo non lo vogliamo. Noi, al contrario, siamo liberi, responsabili e consapevoli. Non abbiamo padroni alle spalle e non dobbiamo rispondere a nessuno. Siamo il popolo che libera il popolo. Votando per me, Palermo manda a casa definitivamente i responsabili di decenni di disastro amministrativo, sociale, ambientale ed economico. Domenica si vota per il sindaco che governerà Palermo per i prossimi 10 anni. Noi siamo gli unici pronti ad accettare anche questa sfida generazionale. Sono orgoglioso di avere al mio fianco una lista di giovani under 25 preparati, appassionati e innamorati di Palermo”.

Ferrandelli conclude: “Ragazze e ragazzi che hanno la voglia di rompere quel sistema che da anni li costringere a dover coniugare sempre al futuro, chissà quale, e mai al presente i loro sogni, le loro idee, le loro proposte, la loro partecipazione. Insieme a loro, possiamo dare il via ad una nuova stagione politica che dia a Palermo la possibilità di splendere e sia a misura delle loro aspettative”.

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