Roberto Lagalla e quelle chat che fanno indignare il centrosinistra. Continua a creare polemiche l’articolo, pubblicato sul quotidiano Domani, nel quale il giornalista Marco Bova ha trattato il contenuto di alcune conversazioni avvenute sui social che vedevano coinvolto l’ex rettore dell’Università di Palermo. Dialoghi che furono già al centro di un’inchiesta della Procura di Trapani a cui non fu dato seguito. Quelle parole oggi tornano d’attualità ed hanno provocato una serie di attacchi all’ex assessore regionale da parte di alcuni componenti del centrosinistra.

Rita Barbera; “Profonda amarezza, Lagalla chiarisca”

Il primo affondo è a firma della candidata a sindaco di Palermo Rita Barbera. L’esponente civica, citando quanto pubblicato nell’articolo in oggetto, invita l’ex assessore regionale a chiarire la propria posizione. “Ho letto con sgomento l’articolo redatto da Marco Bova sul quotidiano “Domani” a proposito di comportamenti assunti dall’ex assessore regionale, oggi candidato a sindaco, Roberto Lagalla. Malgrado la riconosciuta irrilevanza penale dei fatti da parte della Procura di Trapani, resta una profonda amarezza ed un senso di totale sconforto per la gravità morale dei fatti stessi. Ritengo che l’ex rettore debba riconoscere che la Città di Palermo non può risorgere in simili mani. Invito, in nome del bene che vogliamo tutti a questa città, Roberto Lagalla, e voglia Dio possa farlo, di chiarire la sua posizione in maniera tale da scrollarsi la montagna di fango che gli è piovuta addosso. In assenza di ciò spero che chi pensava di affidare la città a chi incarna un “sistema” ritenuto normale, rivaluti il suo consenso”.

Di Gangi: “Lagalla spicciafaccende che raccoglie ‘segnalazioni'”

Si affida a poche righe ma dal contenuto significativo l’esponente civica del centrosinistra Mariangela Di Gangi. “Pensavamo fosse uno di alto livello, diciamo di un terzo livello che dialoga con condannati del calibro di Dell’Utri e Cuffaro. Invece no, è uno spicciafaccende che raccoglie e smista “segnalazioni”. Nulla di penale, solo penoso moralmente”.

Ieri l’attacco dei “giovani” a sostegno di Ferrandelli

Non più tardi di ventiquattro ore fa, sono stati i giovanni della lista “Rompi il sistema” a lanciare l’attacco all’ex rettore dell’Università. Una frecciata, quella del gruppo a sostegno della candidatura di Fabrizio Ferrandelli a sindaco di Palermo, senza mezzi termini, “Le chat di Roberto Lagalla fanno rabbrividire – hanno dichiarato i ragazzi della lista ‘Rompi il sistema’ che commentano la notizia pubblicata dal quotidiano ‘Il Domani’, dove vengono raccontate le chat del professor Lagalla con il mondo della politica e dell’università -. Non ne facciamo una questione di giustizia, anche se resta molto da dire. C’è un enorme sistema di favori, ammiccamenti e prebende dietro queste persone che pensano agli stipendi e alle poltrone piuttosto che al bene della collettività”.

“Stanno giocando con la nostra pelle, con il nostro futuro – hanno aggiunto i giovani -. Verrebbe quasi automatico chiedersi a cosa serva continuare a studiare se, poi, cercano solo chi si inginocchia di fronte ad un potente. Questo sistema ci fa ribrezzo e schifo, ma ci incentiva a continuare per la nostra strada per distruggerlo. Se Lagalla avesse un minimo di pudore, rispetto o onestà intellettuale dovrebbe chiarire e, se non è in condizioni, ritirare la propria candidatura”.