La corsa a sindaco di Palermo è già partita. Almeno per i candidati indipendenti e per il candidato unico del centrosinistra. Franco Miceli si presenterà ufficialmente alla città domenica pomeriggio alle 18 a Villa Filippina ma anticipa la sua visione della Palermo del futuro in una lunga intervista a TalkSicilia su BlogSicilia e sulle sue pagine social

Miceli candidato unitario del centrosinistra

La candidatura di Miceli non è nata in maniera serena e pacata. Dietro c’è stato un lungo dibattito ma dopo un no abbastanza ‘duro’ la coalizione ha trovato l’accordo “Ritengo di aver contribuito a costruire questa unicità della candidatura nel senso che i partiti avevano già affrontato l’argomento dell’unità e cercavano una personalità adeguata a rappresentare la coalizione. Dopo essere stato indicato ho contribuito a consolidare questa scelta unitaria perché attorno alla mia figura si sono tutti dichiarati non solo favorevoli ma anche entusiasti della mia disponibilità. Io non sono iscritto a nessun partito o vengo chiamato da una coalizione ad accettare la proposta. Per accettarla  ho posto delle condizioni. Ho detto io parlerò con tutti. Ascolterò tutti. Ma credo che alla fine dovrò essere io a prendere decisioni importanti sul futuro della città”.

Il centrodestra resta spaccato, un vantaggio partire in anticipo

“Io spero che alla fine anche il centrodestra riesca ad esprimere una candidatura autorevole. Quello che mi preoccupa sostanzialmente è che dall’altra parte prevalgono le vecchie logiche dell’equilibrismo politico tra le forze e le alchimie che non guardano molto agli interessi di Palermo perché quello che sta succedendo nel centrodestra non è funzionale a eleggere il sindaco, è funzionale alle elezioni regionali, al governo regionale, alle elezioni nazionali. Credo che dei temi di Palermo non ne parla nessuno, solo io da quando ho accettato la candidatura, parlo di temi che riguardano la città, i cittadini e i bisogni dei cittadini. Questo mi preoccupa: che dall’altra parte non ci sia altrettanto interesse e voglia di cimentarsi sui veri problemi della città”.

“A me interessa Palermo come ho detto nella mia famosa lettera di rifiuto della prima offerta di candidatura. Ho detto che io sono interessato a occuparmi di Palermo, del bene comune dei cittadini. Gli equilibrismi politici in funzione di altri obiettivi non mi interessano affatto. Non ci voglio nemmeno entrare. Non è nelle mie corde occuparmi di questo. Io sono solo un architetto, ho delle competenze e delle conoscenze e mi è stato chiesto di fare il candidato per queste mie competenze e conoscenze. Voglio metterle a disposizione della città”

Cosa fare per ‘rimettere in piedi’ Palermo

“Io penso che a Palermo si deve lavorare attorno al tema della rigenerazione della città. La rigenerazione non è solo un fatto fisico ma riguarda anche l’aspetto sociale, economico, civile e culturale della città. Cioè occorre costruire una visione che possa realizzarsi con atti molto concreti. Una visione senza atti concreti resta un libro dei sogni. Noi abbiamo bisogno, invece, di gesti di concretezza che elevino la qualità della città perché possa essere attrattiva intanto per i suoi cittadini. Nel momento in cui lo sarà per i palermitani, lo diverrà anche, a maggior ragione, per chi viene da fuori. Penso ai turisti ma non solo, anche a chi vuole investire nella nostra città”.

Un programma partecipato

“Faremo un incontro per un programma partecipato. Si tratterà di coinvolgere cittadini, eccellenze, conoscenze e competenze e mettere tutto attorno a un’ipotesi di programma di governo della città”. Un percorso che inizia dalla presentazione alla città di villa Filippino domenica pomeriggio alle 18 ma che deve andare avanti.

Prima le emergenze

“Poi abbiamo l’emergenza vera e propria. Non una ma diverse. Io credo che le prime cose che dovremo affrontare sono il tema della raccolta dei rifiuti e dunque la pulizia della città, il tema dei cimiteri perché Palermo è in una situazione assolutamente insostenibile”.ù

“Io ho già messo a lavorare un gruppo di persone che affronterà il tema dei cimiteri per cercare intanto delle soluzioni immediate al problema per poi affrontare anche la questione in termini strutturali e più a lungo termine” Servono interventi che diano maggiore tranquillità ai palermitani. Occorre un miglioramento della qualità dei servizi offerti nella nostra città”.

Un incontro con la giunta Orlando

Sull’incontro avuto con la giunta Orlando e sulla convinzione dei suoi avversari di una sorta di continuità di una sua eventuale sindacatura con gli ultimi anni di Orlando Miceli non si sorprende “Mi interessa molto il futuro piuttosto che il passato. E’ stato un incontro conoscitivo per comprendere cosa è stato fatto e cosa c’è in cantiere. Magari ci sono cose fatte o in corso che non sono conosciute. Io voglio inserire nel mio programma quelle cose che ritengo utili guardando al futuro di questa città in funzione soprattutto della transizione ecologica. E’ questo il grande tema che riguarda tutte le grandi aree urbane europee”

Tram e aree pedonali

“Diciamo che per la prima volta a Palermo c’è un piano strategico, c’è una pianificazione del sistema della mobilità pubblica che prima non c’era e questo è un dato importante Questo piano ha fatto la scelta del tram e del treno- passante ferroviario. Tutte elementi della mobilità collegati in modo intermodale. Noi lo valuteremo, verificheremo il da farsi. Così come per la Ztl, per le aree pedonali e così via valuteremo caso per caso. Sono temi divisivi. Noi ascolteremo tutti e poi decideremo”

Le liste

Ma il primo scoglio, comunque,m sarà l’elezione. Quante liste in appoggio di Franco Miceli? “Ci stiamo lavorando. Sicuramente ci sarà la lista del sindaco e probabilmente un’altra lista civica. Poi le forze della coalizione presenteranno ciascuna la propria lista. Verosimilmente arriveremo a 5 liste. certamente non faremo liste solo per farle ma i candidati devono essere rappresentativi della realtà palermitana. Abbiamo bisogno di mettere in campo conoscenza competenza passione entusiasmo sui temi politici e di governo della città”

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