Neanche la domenica delle Palme sarà quella della pace. Continua la corsa a sindaco e alle regionali nel Centrodestra spaccato dove il traguardo per scegliere il candidato si sposta di giorno in giorno ormai da settimane se non da mesi. Un dibattito che continua a mietere vittime mentre dalla parte opposta della barricata c’è ormai un candidato in piena campagna elettorale
L’unità che non c’è
La ricerca dell’unità fra le forze della coalizione continua a rivelarsi più difficile di quanto non ci si aspettasse e anche gli ottimismi della scorsa settimana sembrano sbattere la faccia contro rigidità e preconcetti che non sembrano essere parte della politica
Forza Italia si incontra a Roma
A Roma sono di scena gli azzurri “La manifestazione ha confermato che Forza Italia c’è, è un partito forte e solido” dice in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, al termine dell’intervento di Silvio Berlusconi alla convention “L’Italia del futuro”. “Non si può che essere orgogliosi di far parte di questo grande partito. L’Italia ha bisogno di noi, perché siamo l’unico partito che ha una visione liberale, cristiana, europeista e garantista”, ha aggiunto Miccichè, citando l’intervento del leader Berlusconi. E infine, ha sottolineato Micciché: “E’ stata una gioia immensa vedere che il nostro presidente Berlusconi è ritornato in forma strepitosa. È stato particolarmente lucido e preciso sui temi affrontati, giovane nei ragionamenti sul futuro, ottimo sulla politica estera e straordinario a proposito dei rapporti di Forza Italia con il Governo. Siamo ancora qui e più determinanti che mai. Berlusconi un grande leader”, ha concluso Miccichè.
Il clima a Palermo
Ma a Palermo il clima non è lo stesso e qui Gianfranco Miccichè continua a mettersi di traverso rispetto all’ipotesi di un accordo che ruoti intorno alla riconferma di Musumeci candidato unico alla Regione “Con lui si perde” dice ad ogni occasione il coordinatore azzurro
La strada per evitare la frammentazione
Ma la strada per evitare la frammentazione ormai non sembra possa essere un’altra. Fratelli d’Italia è irremovibile, mezza Forza Italia è pronta alle barricate e adesso sembra pronto a ricompattarsi il fronte di destra con Lega, MnA e Udc che potrebbe andare in questa direzione
Fratelli d’Italia al vertice nazionale di martedì
Salvini ha invitato Fratelli d’Italia al vertice di coalizione di martedì 12 a Roma. Un segnale chiaro. La Lega rivendica il diritto di esprimere un candidato in Sicilia. Le possibilità sono tre ovvero Messina, Palermo e Regione. Se a Messina si è lasciato campo a Croce la Lega rivendica Palermo o la Regione
La lega insiste su Scoma per Palermo
Non sembra un caso che prima di andare via da Palermo Salvini abbia incontrato Francesco Scoma. La foto parla chiaro sul clima del loro colloquio. D’altronde Salvini lo ha citato più volte parlando con i giornali nei due giorni palermitani. La quadratura del cerchi sembra sempre più essere questa: Croce a Messina, Scoma a Palermo, Musumeci alla Regione in ticket con Miccichè per l’Ars. Da convincere c’è proprio Miccichè
Le alleanze leghiste nella lista Prima l’Italia
D’altronde la Lega ha già fatto il suo giro di alleanze interne. La lista civica Prima l’Italia sotto il cui marchio correranno i leghisti ospiterà candidati del Mna, il Movimento autonomista di Lombardo e Di Mauro che con la lega ha un accordo. Ma ci saranno anche candidati Udc. E questo vale a Palermo come in Sicilia ma anche in vista delle politiche del 2023 anche se dall’Udc fanno sapere che per Palermo, invece, l’Udc ha la sua lista già definita e sarebbe una lista “di grande spessore politico e culturale”.
Udc a Palermo si conta al 7% da solo
“Ci presenteremo a Palermo ed ai palermitani, con il nostro Simbolo è da protagonisti per governare Palermo – dice a BlogSicilia il coordinatore cittadino Udc Andrea Aiello -. L’Udc a Palermo supera la soglia del 7% non siamo per le insalate nei vari movimenti. Noi siamo un partito sano ed attrattivo”.
“Se poi Salvini, ha bisogno qualche candidato per completare la sua lista chieda che noi qualche esubero valido lo abbiamo” conclude Aiello.
I dubbi degli alleati
Sul rilanciare la candidatura di Musumeci, però, i dubbi non sono solo di Miccichè. Il problema resta legato alla sua assenza di dialogo con i partiti.
Sganciare Palermo dalla Regione
La strada che si potrebbe prendere da qui a martedì è nuova per il centrodestra ed è la stessa che è stata adottata a sinistra dove in corsa c’è già il candidato unico Franco Miceli. Si tratta di sganciare Palermo e Messina dalla Regione.
Il via libera a Scoma?
Il via libera a Scoma appare possibile. C’è il si di Berlusconi ed è difficile che gli alleati interni dei leghisti possano dire di no quindi anche Udc e Mna potrebbero convergere. A Lentini verrebbe chiesto, dunque, di fare un passo indietro ed anche a Lagalla. Complesso convincere sia il primo che il secondo. L’Udc potrebbe mettere in campo una compensazione in vista di altre consultazioni nei prossimi mesi.
Lentini indisponibile al passo indietro
Ma Totò lentini non è disponibile al passo indietro. il candidato conferma a BlogSicilia di essere in campo “senza se e senza ma” e se una convergenza deve realizzarsi è da parte degli altri pezzi della coalizione verso di lui pronto ad accogliere
La scelta di FdI è cosa ancor più delicata ma se Scoma fosse il candidato a Palermo come potrebbe poi la Lega rivendicare anche la regione? Per Meloni e La Russa la mossa potrebbe essere strategica anche in assenza di un accordo preventivo in vista di novembre
L’incognita Cascio
resta l’incognita Francesco Cascio che nelle scorse ore si è tolto qualche sassolino dalla scarpa rispondendo a distanza a dell’Utri ma candidato continua a non esserlo ufficialmente. E più passa il tempo più difficile appare la sua reale discesa in campo.
Ad oggi resta il tutti contro tutti mentre Miceli a sinistra continua ad andare avanti
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