Palermo

Corsa a sindaco, l’appello di Schifani “Centrodestra non si faccia del male da solo”

Corsa a sindaco di Palermo ad ostacoli. Sale la tensione nel centrodestra palermitano e siciliano in generale e con essa i rischi che la coalizione, data per vincente a Palermo per il dopo Orlando, rischia di spaccarsi con conseguenze anche di livello nazionale

L’appello di Renato Schifani

A percepire tutti i rischi anche in vista dell’elezione del Presidente della Repubblica è l’ex presidente del Senato Renato Schifani “La vittoria del centrodestra al comune di Palermo, dopo il fallimento dell’amministrazione Orlando, è pressoché certa. Ma c’è sempre un modo per bruciarla: procedere come si sta agendo inspiegabilmente oggi”  afferma senza mezzi termini il senatore di Forza Italia.

I vertici siano inclusivi

“Apprendo, infatti, di vertici convocati a livello locale nei quali si è precipitosamente dovuta includere la presenza di forze politiche che erano state inspiegabilmente escluse. E della convocazione di imminenti vertici romani dove si ripete lo stesso errore della parzialità degli inviti, generando ulteriori polemiche nella coalizione”.

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“Mi auguro che il buon senso e la ragione prevalgano, perché Palermo ha bisogno di una vera svolta attraverso l’immediata individuazione di un candidato comune, scelto dai rappresentanti politici del territorio e non dai palazzi romani, che possegga, per la sua storia e preparazione, i requisiti politici ed amministrativi per risollevarla dal baratro finanziario in cui è stata portata”, conclude.

Il vertice nato ‘zoppo’

Il riferimento è alla  nuova battuta d’arresto per il centrodestra palermitano e al vertice nato già zoppo di cui vi ha raccontato BlogSicilia nella giornata di ieri. Convocato per martedì alla Camera all’incontro mancheranno tre dei protagonisti palermitani.

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Il post di fuoco di Saverio Romano

“Ottima la scelta di un vertice delle forze di centrodestra per individuare un programma e un candidato vincente come sindaco di Palermo. Infelice se non addirittura tragico il criterio che esclude alcune forze politiche” scrive sui social il leader di Cantiere Popolare e vice presidente di Noi con l’Italia Saverio Romano.

Il riferimento è alla scelta di ammettere a quel vertice solo partiti che hanno fatto la corsa elettorale alle ultime politiche e possono contare su un gruppo alla Camera

“Diventerà bellissima, gli autonomisti e la DC sono movimenti politicamente ed elettoralmente importanti per vincere le elezioni nel capoluogo siciliano e – aggiunge Romano – per un vero riscatto della città.

Necessario il contributo di tutti

“Il loro contributo – continua –  è necessario sin dal primo incontro perché il centrodestra è anche casa loro. Questo nostro punto di vista lo ribadiremo al vertice: siamo per coinvolgere con pari dignità tutte le forze del centrodestra a Palermo sin da subito e per un allargamento della coalizione, non ci piacciono i clubs né il numero chiuso!”

Il primo ‘siluro’ era arrivato dalla Dc Nuova di Cuffaro

“Apprendiamo dalla stampa che sarebbe stato convocato a Roma un vertice per decidere chi dovrebbe essere a Palermo il candidato sindaco. Buon lavoro e buona fortuna” aveva dichiarato ieri sera a tarda ora Pippo Enea, vice commissario regionale della Democrazia Cristiana nuova, proprio sul vertice convocato dal centrodestra nella Capitale, in programma martedì 21 dicembre.

Lo strappo

“La Democrazia Cristiana – diceva Enea lanciando il primo siluro nei confronti di questa scelta – non accetterà mai decisioni prese in tavoli politici dove non sarà coinvolta nelle fasi preparatorie e programmatorie”. Di fatto i cuffarianisi tiravano fuori non solo dal tavolo in questione ma del centrodestra per le Comunali di Palermo, in programma nella primavera 2022.

Presenti 5 partiti su 8

Lo scontro riguarda la scelta di invitare al tavolo la Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, l’Udc e Nci ovvero Noi con l’Italia, il partito di Lupi di cui è vice presidente Saverio Romano e  di cui fa parte Cantiere Popolare in Sicilia ma lasciando fuori, di conseguenza, MpA, la Dc Nuova di Cuffaro e soprattutto Diventerà Bellissima. Vengono meno così già un paio di candidati come Totò Lentini e Alessandro Aricò.

 

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