La tanto decantata Costa Sud sulla quale diversi esponenti del centrodestra si erano spesi nelle scorse settimane esce dai capitoli di spesa dei fondi del Pnrr.

L’affondo del Movimento 5 Stelle

Il deputato regionale Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua denunciano la cancellazione da parte del Governo Meloni di oltre mezzo miliardo di interventi infrastrutturali in Sicilia. Su Palermo stralciata l’intera rigenerazione urbana della Costa Sud, dalla foce del fiume Oreto alla Bandita, il recupero dell’approdo della borgata di Vergine Maria e il primo lotto del Parco Villa Turrisi.

Trattandosi di una scadenza decisa internamente dall’Italia, i parlamentari avevano presentato già nei mesi scorsi soluzioni legislative e sollecitato interventi politici per salvare i finanziamenti. E annunciano battaglia in Parlamento: “Governo vergognoso e incapace, trovino subito soluzione per restituire le risorse al territorio”.

Varrica e Bevilacqua “Immobilismo centrodestra causa perdita delle risorse”

“Negli scorsi mesi – affermano Varrica e Bevilacqua – di fronte al continuo dibattito sul rischio di perdere i fondi del Pnrr, abbiamo lavorato e fatto pressione, anche mediante interrogazioni parlamentari ed emendamenti, affinché il Governo Meloni garantisse gli interventi strategici per la città di Palermo e intervenisse sulla scadenza di aggiudicazione dei lavori, di fatto facilmente modificabile con una proroga. L’immobilismo del centrodestra e la noncuranza dei nostri avvertimenti istituzionali – denunciano gli esponenti cinquestelle – hanno causato oggi la perdita di tali risorse e lo stralcio di interventi fondamentali per Palermo di cui siamo stati promotori dei finanziamenti e sui quali lavoriamo da diverso tempo in sinergia col territorio, come l’intera rigenerazione urbana della Costa Sud, della foce del fiume Oreto alla Bandita, il recupero dell’approdo della borgata di Vergine Maria e il primo lotto del Parco Villa Turrisi. Si tratta nello specifico di 220 milioni destinate a opere di rigenerazione urbana per Palermo e provincia e 400 milioni per la ferrovia Palermo-Catania. A peggiorare le responsabilità del Governo Meloni si aggiunge il fatto che, trattandosi di scadenze italiane e non di vincoli europei, la tutela di tali risorse dipende strettamente ed unicamente dalla volontà politica del Governo di centrodestra e non da trattative con l’Europa”.

E concludono “Come Movimento 5 Stelle – aggiungono Varrica e Bevilacqua – abbiamo dato un contributo fondamentale negli anni passati nel programmare i 191,5 miliardi di euro del Pnrr ottenuti dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, consapevoli della loro strategicità nel cambiare volto all’intero Paese. Adesso, dopo aver ridotto in polvere importanti risultati, il minimo che potrà fare il Governo nazionale sarà assumersi la responsabilità di tale fallimento e, sebbene ormai le risorse andranno perdute, pretendiamo che venga garantita ai Comuni con atti formali e immediati una copertura finanziaria alternativa per la realizzazione di tali progetti, senza così bloccarne l’iter di attuazione”.

Lagalla e Mineo “Progetti attuati anche con altre fonti di finanziamento”

“Sulle ipotesi di modifiche del Pnrr avanzate dal governo nazionale abbiamo ricevuto rassicurazioni sui fondi destinati ai progetti portati avanti dal Comune di Palermo, compreso quello per la riqualificazione della Costa Sud. Quella del Pnrr per questa amministrazione è una sfida importante e sulla quale stiamo impiegando il massimo sforzo, come dimostra il fatto che il Comune stia portando avanti i vari progetti nei tempi richiesti dal Pnrr. Proprio sulla Costa Sud, grazie alla strategica collaborazione con il commissario Zes Carlo Amenta, il percorso amministrativo è, dopo aver raccolto tutti i pareri favorevoli dagli organi competenti a un passo dalla conclusione e siamo pronti a portare le delibere contenenti i piani tecnici di fattibilità tecnico economica rafforzati all’esame della giunta e poi del consiglio comunale. Siamo fiduciosi che i progetti restino nel percorso delle tempistiche del Pnrr, ma comunque consapevoli che i progetti saranno attuati anche con altre fonti di finanziamento”. È questa la dichiarazione congiunta del sindaco Roberto Lagalla e dell’assessore alla Riqualificazione delle coste, Andrea Mineo.

Varchi “Nessun rischio per Palermo”

“In merito alle notizie diffuse oggi non vedo alcuna ragione d’allarme sui progetti a valere sui fondi PNRR. Grazie all’operato del Ministro Fitto il Governo Meloni ha ottenuto il differimento di alcuni obiettivi alla quarta rata e l’erogazione della terza. Ciò significa che per Palermo non vi è alcun rischio e tutti, Comune, Regione e ZES, lavoriamo a ritmo serrato in piena sinergia interistituzionale per il rilancio della Costa Sud, obiettivo qualificante della nostra amministrazione. I progetti sono praticamente pronti e il recupero del tratto di costa più identitario della città sarà pienamente avviato da noi”. Così il vicesindaco di Palermo e parlamentare di Fratelli di Italia Carolina Varchi.

Le parole del commissario Zes Occidentale

Queste le parole Carlo Amenta, commissario Zes Occidentale: “La proposta di eliminazione dei piani urbani integrati dal Pnrr riguarda tutti i progetti presentati dalle città italiane e non solo quelli relativi alla Costa Sud, sui quali stiamo lavorando in sinergia con il Comune di Palermo. Siamo ormai a un passo dal completamento dell’iter amministrativo che ci consentirà di mandare in gara i piani di fattibilità tecnico economici e avviare i lavori per completarli nei tempi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi documenti saranno comunque necessari anche se le fonti di finanziamento dovessero essere diverse da quelle previste dal Pnrr. Il Commissario straordinario della Zes della Sicilia occidentale intende assicurare il proprio ruolo di stazione appaltante su tali progetti qualunque siano le fonti di finanziamento che il governo nazionale intenderà destinare”.