“Chiediamo al Governo regionale siciliano di farsi carico di una legittima aspettativa, per la Sicilia ed i siciliani, impugnando la legge di bilancio dello Stato.” È quanto si legge in una nota a firma del coordinamento regionale di Azione sicilia.
La richiesta
“La richiesta – spiega il coordinamento – è semplice e sensata. A fronte dei 200 milioni stanziati dallo Stato per la Sicilia e la Sardegna nel 2022, per far compensare gli svantaggi dell’insularità, quest’anno con la legge di bilancio 2023 solo 5 milioni sono stati previsti. E dire che proprio da quest’anno la tutela del ‘insularità è divenuta norma costituzionale (art.119 sesto comma). Il che dovrebbe dunque garantire determinate e congrue risorse per far fronte, ad esempio, al caro voli e al diritto alla mobilità dei siciliani.
Crediamo che il Governo regionale voglia tutelare gli interessi e le richieste dei suoi cittadini, per questo chiediamo che si faccia promotore di questa iniziativa. Si impugni la legge di bilancio affinché riconosca congrue risorse per compensare i costi dell’insularità che, solo per i siciliani, pesano per oltre 6 miliardi di euro l’anno. Non si può consentire che una conquista dei cittadini insulari scritta in Costituzione resti lettera morta.
Un incontro sull’insularità
Si terrà sabato 4 marzo, dalle 9.15 alle 13.45, a Villa Zito – Fondazione Sicilia a Palermo, l’incontro promosso da Innovazione per l’Italia, in collaborazione con Fondazione Sicilia e patrocinato dalla Regione siciliana, dal titolo Il nuovo art.119 della Costituzione. Peculiarità delle isole e superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. Analisi e proposte. All’incontro saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Commissione parlamentare europea per gli Affari regionali, Yonous Omarjee, il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè, la deputata europea Annalisa Tardino ed è previsto l’intervento conclusivo del presidente della Regione Renato Schifani.
“Lo scorso 28 luglio – sottolinea Massimo Russo, presidente onorario di Innovazione per l’Italia – è stato approvato il comma aggiuntivo al quinto dell’articolo 119 della Costituzione, con cui si riconosce le peculiarità delle Isole e si promuovono le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità. Si afferma, in questo modo, come lo stato di insularità non sia considerato esclusivamente come fonte di svantaggio e se ne riconosce la peculiarità per la valorizzazione della specificità di carattere culturale, storico, naturalistico. Un primo intervento decisivo è quello di garantire la continuità territoriale per favorire i collegamenti, che poi sarebbe un principio corollario di quello della libera circolazione (art.16 della Costituzione), riconosciuto anche a livello europeo. E la garanzia di continuità territoriale – conclude Russo – si pone come leva necessaria per garantire lo sviluppo dei territori insulari”.
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