Tasso di positività al Covid19 stabile in Sicilia secondo i dati dell’Agenas. Sull’isola resta stabile al 39%. Resta al 30%, in Italia, la percentuale di posti occupati da pazienti Covid19 nei reparti di area non critica ma, in 24 ore, cresce in 6 regioni: Calabria (38%), Marche (+3% arriva a 34%), Molise (22%), PA Trento (30%), Sardegna (24%), Val d’Aosta (al 40%). Cala, invece, in Basilicata (25%), Friuli Venezia Giulia (39%), Lazio (32%) e PA Bolzano (24%).
Sicilia al 39%
Il tasso è stabile in Abruzzo (32%), Campania(31%), Emilia Romagna (30%), Liguria (40%), Lombardia (29%), Piemonte(31%), Puglia (25%), Sicilia (39%), Toscana (27%), Umbria (32%), Veneto (25%). Questi i dati del monitoraggio Agenas aggiornati al primo febbraio.
Scendono gli ingressi in terapia intensiva
Scendono i casi e gli ingressi nelle unità di terapia intensiva, scende anche la curva dei decessi, che ha superato il picco, e ci sono inoltre segni iniziali di decrescita della percentuale dei positivi ai test molecolari: lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale “Passato il picco del 6 gennaio e il successivo modesto aumento, da tre giorni la percentuale dei positivi ai test molecolari mostra iniziali segni di diminuzione, con un valore medio attuale del 20% circa”, osserva l’esperto. “L’incidenza dei positivi totali continua a scendere – aggiunge – e i dati della settimana scorsa hanno rivelato che il picco è stato raggiunto il 14 gennaio, in accordo col periodo già previsto, ma in disaccordo con le previsioni fatte in ambito medico, che si aspettavano il picco a fine gennaio”. Prosegue intanto la discesa della curva degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, dopo il picco raggiunto l’11 gennaio, e “l’analisi delle differenze settimanali della curva dei decessi conferma la previsione che il picco sarebbe stato raggiunto la settimana scorsa. Con ì dati aggiornati a ieri, il picco è localizzato al 26 gennaio, e con quelli dei prossimi giorni – conclude Sebastiani – sarà possibile una localizzazione più precisa. La settimana scorsa ci sono stati in media 375 decessi al giorno”.
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