In crescita la curva epidemica in Italia. Sono 208.346 i nuovi casi di positività al Covid registrati in Italia negli ultimi sette giorni, contro i 181.181 della settimana scorsa, un incremento del 15%. Mentre sono 533 le vittime nello stesso arco temporale (549 il dato della settimana precedente), 180.518 in totale. E’ quanto emerge dai dati del bollettino settimanale del ministero della Salute pubblicato oggi.
Ospedalizzazioni in aumento
Iniziano a risalire anche le ospedalizzazioni: le terapie intensive sono 44 in più (la settimana scorsa -35) per un totale di 247, mentre i ricoveri ordinari salgono di 625 unità (sette giorni fa -248), 6.081 in tutto. In aumento anche il numero degli attuali positivi, 41.341 in più (la scorsa settimana -6.557) che salgono così a 452.895, di cui 445.667 in isolamento domiciliare.
Omicron prevalente
In Italia l’8 novembre scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 99,8%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron, costituita dalla sola XBB.1, pari al 2,4%. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA, e complessivamente 106 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare, per un totale di 1533 campioni.
Arriva Cerberus
La nuova sottovariante di Omicron, BQ.1 (meglio nota come ‘Cerberus‘) sta prendendo piede anche in Italia. Oltre il 30% dei casi Covid riportati sono infatti riferibili a questa specifica sottovariante di Omicron BA.5. E’ quanto emerge dall’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. «In Italia l’8 novembre scorso – sottolinea l’Iss – la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 99,8%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron, costituita dalla sola XBB.1, pari al 2,4%». Tra le 1.364 BA.5 rilevate, «sono stati identificati 112 sotto-lignaggi, oltre al lignaggio parentale BA.5. Un totale di 450 sequenziamenti sono risultati associati ad uno dei 30 lignaggi BQ.1 identificati in questa indagine (con una prevalenza pari a 30.7%)»
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