- Scuole sicure e Covid 19, sindacati e Rete studenti sollecitano controlli su osservanza protocollo
- Il Decreto Agosto ed i 17 milioni a disposizione per ammordenamento 129 scuole Palermo e provincia
Covid 19 e adeguamento sicurezza nelle scuole
“Ci sono 17 milioni di euro messi a disposizione dalla scorsa estate col ‘Decreto agosto’ per l’ammodernamento di 129 edifici scolastici di Palermo e provincia. A che punto è la programmazione dei lavori, prevista per rendere le scuole sicure, in base alle disposizioni anti Covid?”, chiede a il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo.
A lanciare l’allarme sul mancato adeguamento delle scuole sono i sindacati provinciali degli edili di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, che scendono in campo assieme alla Rete degli studenti medi di Palermo, preoccupati per le condizione del ritorno a scuola in aule troppo piccole, col distanziamento in molti casi impossibile.
La protesta di sindacati e Rete degli Studenti
Sindacati e studenti hanno scritto una lettera al sindaco della città metropolitana Leoluca Orlando e agli uffici della direzione edilizia scolastica, sollecitando la costituzione del tavolo territoriale per il monitoraggio degli interventi e per la corretta applicazione del protocollo di sicurezza dei lavoratori del settore costruzioni, sottoscritto il 9 luglio scorso dal ministero dell’Istruzione, il ministero delle Infrastrutture, Anci e Upi, e Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
Tavolo territoriale congiunto, per l’avvio dei cantieri e la messa in sicurezza delle scuole, che ancora non si è costituito. “Abbiamo chiesto di essere convocati a stretto giro, considerando lo stato di degrado in cui versa la maggior parte degli edifici scolastici e il fatto che è la seconda nota che inviamo e non abbiamo ricevuto ancora nessun riscontro – aggiunge il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Siamo in ritardo. Il tavolo si deve costituire nel più breve tempo possibile. Gli adeguamenti avrebbero dovuto già essere fatti, avrebbero portato una boccata d’ossigeno ai lavoratori del settore delle costruzioni. Questa volta il problema non è il reperimento delle risorse ma la spesa di queste risorse. Gli interventi di messa insicurezza saranno dedicati a 129 edifici che ospitano scuole di II grado, per una popolazione di circa 60 mila studenti, che rappresentano il 2,26 per cento del totale degli alunni”.
Una richiesta di sollecito che proviene anche dal mondo della scuola. La Rete degli studenti, che nei giorni scorsi è scesa in piazza con dei sit-in assieme a genitori e insegnanti sull’argomento sicurezza degli istituti scolastici, ha firmato la lettera assieme ai sindacati degli edili.
“Ad oggi ci rendiamo conto che mancano gli spazi per stare in classe e noi studenti non possiamo continuare a seguire le lezioni in scuole che non riescono a garantirci il giusto spazio per il distanziamento – dice Anna Agolino, coordinatrice della Rete degli studenti di Palermo, studentessa del liceo Umberto I – Specialmente in questo periodo complesso in cui il rischio di contagi è alto, questa condizione mette a rischio la salute di migliaia di studenti. La scuola deve essere uno spazio sicuro per la nostra formazione, non un motivo per cui dover scegliere tra diritto allo studio e diritto alla salute”.
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