Sono 861 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 28.145 tamponi processati, con una incidenza quasi del 3,1%. La Regione oggi scende all’ottavo posto per numero di contagi giornalieri.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 19 e portano il totale a 5.410. Il numero degli attuali positivi è di 24.896 con una diminuzione di 348 casi. I guariti oggi sono 1190.

La situazione negli ospedali

Negli ospedali i ricoverati sono 1.337, 32 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 165, 3 in meno rispetto al report precedente.

La situazione nelle singole province

La distribuzione tra le province vede Palermo con 306 nuovi casi seguita da Catania con 215 poi Messina 113, Agrigento 75, Siracusa 51,    Trapani 50, Enna 26, Caltanissetta 24, Ragusa 1.

Niente zona gialla per la Sicilia almeno fino al prossimo 9 maggio. I dati del report settimanale sull’andamento del contagio parlano chiaro: non ci sono i numeri per il passaggio di colore.

Sicilia resta zona arancione

La Sicilia, dunque, resterà in zona arancione almeno fino al 9 maggio visto che la successiva revisione dei colori è prevista per venerdì prossimo 7 maggio e le decisioni assunte il venerdì entrano in vigore, di regola, il lunedì successivo.

Oggi la firma sui relativi provvedimenti da parte del contestato Ministro della salute Roberto Speranza dopo la riunione della cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e l’analisi del report settimanale.

I dati non ancora consolidati

Il dato è difficile da controbattere. L’indice di trasmissione del virus Rt per la settimana considerata (quella tra il 19 e il 25 aprile) è sceso sotto il livello 1 e si avvicina a quello nazionale (0,85) ma è chiaramente scritto nei provvedimenti che servono almeno due settimane consecutive sotto la soglia d’allerta (stabilita fra 1 e 1,25 di Rt) e un rischio complessivo basso o moderato per passare in una fascia di rischio inferiore. Il rischio è calcolato anche in base al numero di positivi per 100 mila abitanti e all’indice di riempimento dei reparti ospedalieri. Lo prevede in maniera esplicita il decreto dell’aprile del 2020 che fissa i criteri di classificazioni delle regioni.

La speranza, dunque, sbatte chiaramente contro le regole e la Sicilia dovrà aspettare ancora una settimana per agganciare il treno delle ripartenze già possibili dal 26 aprile nelle regioni gialle ma non ancora in Sicilia. Ristoratori, bar e tante altre categorie protestano ma non c’è nulla da fare, il contagio è ancora troppo alto

Trend comunque in discesa

Il trend però, lascia aperta la porta alla speranza. Nelle ultime tre settimane si registra una lenta ma costante diminuzione dell’incidenza e dei nuovi positivi così come del riempimento dei posti letto ospedalieri.

Un andamento che rispecchia le previsioni pandemiche per la Sicilia con un ritardo medio di un mese sul resto del Paese