- Nelle scuole Falcone e Botta
- Chiusura fino al 30 aprile
- Didattica in presenza vietata in tutte le scuole di Cefalù
- Ad Acireale prosegue la zona rossa
La presenza di casi positivi alCovid-19 tra i bambini di due scuole di Cefalù ha spinto il sindaco Rosario Lapunzina a disporre la chiusura degli istituti Falcone e Botta fino al 30 aprile.
Didattica in presenza vietata in tutte le scuole
Per la stessa durata è stata vietata l’attività didattica in presenza in tutte le altre scuole della cittadina normanna. Viene consentita solo la didattica e distanza. “I dati ci rappresentano in generale una situazione molto critica”, dice il sindaco.
Impennata di contagi
A Cefalù c’è stata negli ultimi giorni un’impennata di contagi: 40 quelli accertati. Altre cento persone, tra cui i familiari dei bambini positivi, sono in quarantena.
Ad Acireale zona rossa prolungata
Acireale, intanto, resterà per almeno un’altra settimana in “zona rossa” e, quindi, la scadenza dell’attuale ordinanza di mercoledì 28 aprile è destinato a slittare. Lo ha anticipato il sindaco, Stefano Alì, dopo un colloquio con il commissario per l’emergenza covid-19 a Catania, Giuseppe Liberti, durante il quale sono stati analizzati i dati dai quali emerge come la situazione non migliorata.
“Siamo passati a “zona rossa” – ha osservato il primo cittadino acese – perché abbiamo superato il limite di 130 soggetti positivi dal 14 aprile scorso e solo un giorno, durante il periodo in esame, ci siamo posizionati al di sotto e oggi siamo a quota 149 per via di 39 nuovi casi. E la situazione è delicata anche perché in questo momento abbiamo 379 soggetti positivi, di cui 15 ricoverati in ospedale”.
Il sindaco Alì ha poi aggiunto: “Un altro aspetto che merita di essere evidenziato è quello collegato al numero dei positivi per singolo giorno, una crescita parecchio accentuata che testimonia come, di fatto, siamo tornati quasi ai valori dello scorso dicembre, il momento più grave per quanto riguarda il nostro territorio”.
Con un dato statistico diverso: “Nella fascia tra 60 e 100 anni, forse anche grazie ai vaccini – ha precisato il sindaco – incide di meno. Purtroppo, dobbiamo rilevare come, invece, in termini di contagi, sia in aumento la fascia tra 0 e 30 anni”. Il sindaco ha ribadito l’invito alla popolazione a “vaccinarsi senza indugi”.
Il primo cittadino acese ha poi concluso: “Domenica scorsa al vecchio ospedale era possibile la vaccinazione per gli over 60, ma la partecipazione non è stata significativa. E’ un segno tangibile di una cattiva volontà a sottoporsi al vaccino, unico strumento che ci può permettere di andare oltre questa situazione drammatica che si è venuta a creare, consentendo il ritorno ad una vita normale ed alla riapertura delle attività commerciali. Invito tutti i cittadini ad avvalersi, ove possibile, dell’opportunità di vaccinarsi”.
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