Arriva oggi in Sicilia il terzo vaccino, quello dell’AstraZeneca che permetterà di avviare la campagna vaccinale anche nelle fase non sanitarie più esposte e sotto i 55 anni anni. Si comincia con forze dell’ordine, esercito, Protezione civile e poi si prosegue con gli insegnanti che però si lamentano anche di questo e vorrebbero aver somministrato uno degli altri due vaccini. Nel frattempo sono 40mila su 320 mila gli anziani over 80 che si sono prenotati per ottenere la prima dose di vaccino. In un solo giorno un ottavo della popolazione anziana ha già avuto accesso alla prenotazione

Dalla prossima settimana 6000 vaccini al giorno

Con le attuali forniture, l’assessore alla salute Ruggero Razza ha detto che sarà possibile fare “seimila vaccinazioni al giorno. Da marzo speriamo di avere una maggiore dotazione”. Inoltre, Razza ha assicurato che sarà rafforzato il call center di prenotazione al quale oggi “è arrivato il 3% delle prenotazioni, il resto sono arrivate on line”.

Arriva oggi il vaccino AstraZeneca

“Siamo ottimisti, febbraio ci vedrà procedere, insieme con la vaccinazione degli over 80, con l’ulteriore vaccino, quello di Astrazeneca, riservato alla popolazione di età inferiore ai 55 anni”, ha aggiunto Razza. La vaccinazione in questa prima fase vedrà coinvolte alcune categorie che svolgono servizi essenziali come “forza armate, forze dell’ordine, vigili urbani, insegnanti, coloro che svolgono attività per la pubblica amministrazione e per la Protezione civile, in particolare alle categorie che svolgono servizi essenziali”.

Chi avrà somministrato il nuovo siero e quando

Ma per definire i protocolli vaccinali col nuovo siero “si terrà una riunione con tutte le Regioni”, nel corso della quale sarà deciso con Astrazeneca “di partire in tutta Italia con le stesse categorie”. “Speriamo e confidiamo molto che nelle prossime settimane, dopo febbraio, si possa aumentare con la dotazione per fare presto – ha sottolineato Razza – la prima fase di vaccini, che doveva impegnare i primi tre mesi dell’anno, ci deve auspicabilmente portare a coprire tutta la popolazione con più di 80 anni entro marzo”.

Sicilia arriva nel plateau nel contagio

Intanto migliora la situazione epidemiologica “In Sicilia Rt sembra essere più contenuto, per le terapie intensive il livello è quello di una curva piatta da molti giorni” ha detto l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, nel corso di una diretta Facebook. “Sono miglioramenti che non ci devono fare dimenticare che il coronavirus esiste e che le varianti iniziano a circolare sempre di più – ha spiegato Razza -. Ci vuole un attimo per tornare a una diffusione maggiore del contagio e non ce lo possiamo permettere, per varie ragioni: le attività commerciali devono essere protette dai comportamenti individuali, le strutture sanitarie nei mesi scorsi sono state molto sotto pressione. E poi per il vero avvio della campagna vaccinale”.

Ma chi si occupa di disabili e persone fragili?

Ma per l’opposizione Pd la Regione dimentica i più deboli “Quali misure sono state adottate in Sicilia per assicurare in via prioritaria la somministrazione del vaccino ai soggetti con disabilità nonché ai ‘caregiver’, cioè genitori, familiari e badanti che si fanno carico delle persone non autosufficienti e dei minori con disabilità, visto che si tratta di persone che versano in condizioni di fragilità ed alta vulnerabilità?” chiedono i parlamentari regionali del Pd, che hanno presentato una interrogazione rivolta all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Nell’interrogazione, il cui primo firmatario è il capogruppo Giuseppe Lupo, si ricorda che è stato il commissario straordinario per l’emergenza Covid19 Domenico Arcuri a dichiarare che per le persone con disabilità le vaccinazioni sono state previste a partire da febbraio insieme con la seconda categoria degli over 80. I deputati del Pd chiedono anche di sapere a partire da quale data questi soggetti potranno ricevere il vaccino, quali sono i criteri adottati per l’accesso prioritario alla vaccinazione in modo sicuro, affidabile e gratuito, e se è stato previsto un piano di vaccinazione “a domicilio” per i soggetti con disabilità che non possono recarsi presso le sedi adibite alla somministrazione del vaccino. “Ci auguriamo – conclude Lupo – che su un tema così importante la risposta dell’assessore non tardi ad arrivare”.