Un lungo serpentone di auto in fila a Palermo per fare il tampone anti Covid, con code lunghe anche chilometri. Auto ovunque, a perdita d’occhio. Tutti per fare il tampone antigenico. Gratis. E in base al trend dei dati, 2 su 10 risultano positivi. Il commissario straordinario Emergenza Covid per la provincia di Palermo, Renato Costa, gira per i padiglioni della Fiera accompagnato da Marcello Capetta del Front Office. E visto l’andazzo, Costa allarga le braccia e dice all’Adnkronos: “Stiamo affrontando un vero e proprio ‘tsunami’ di positivi. Lo stiamo gestendo non senza difficoltà, ma lo stiamo gestendo comunque, con una serie di provvedimenti estemporanei che stiamo prendendo, ad esempio l’aumento delle ore di disponibilità o rinforzare i nostri organici”.

Crescita esponenziale

“Il problema non è solo dei due positivi su dieci tamponi fatti – spiega Costa – ma i positivi che sono a casa o in ospedale. Abbiamo una crescita numerica importante. Del resto se in Italia siamo arrivati a 130mila ci sarà un motivo”.

In Sicilia non si riscontrano, al momento, le criticità emerse in altre regioni italiane, come in Lombardia. “Noi stiamo rispondendo bene, stiamo dando risposte a tutti – dice – speriamo di poterlo continuare a fare. Finora ci siamo riusciti”.

Omicron ha fatto perdere il vantaggio

Il commissario Renato Costa è convinto che la situazione sarà così “almeno fino a metà gennaio. Purtroppo abbiamo perso tutti i vantaggi che avevamo sul virus, subito dopo l’estate. Facciamo sempre gli stessi errori – aggiunge – gli arrivi in massa, gli assembramenti, i viaggi sconsiderati, i ritorni massivi da paesi a rischio. La somma di tutto questo ha determinato la crescita esponenziali dei contagi. Anzi noi non abbiamo i 30mila contagi al giorni che ci sono in Lombardia”.

Il nuovo decreto, per Costa “dice delle cose importanti, cioè che uno vaccinato con tre dosi può stare tranquillo” e “di avere una gestione migliore dei positivi e di poterli ‘liberare’ in un tempo minore”. “Noi dobbiamo partire da un presupposto – aggiunge – tutto dipende dal comportamento, se è disordinato, è chiaro che può fare danno”.

“Senza vaccini oggi saremmo tutti morti”

Poi, replicando a coloro che sostengono che i vaccini “non funzionano”, come ha detto ieri anche l’attrice Diana Del Bufalo, Costa spiega: “Senza i vaccini oggi saremmo tutti morti”. “Con questi numeri che non abbiamo mai avuto – dice – nonostante tutto la percentuale dei ricoverati non è paragonabile a quella dello scorso anno. Il che vuol dire che il vaccino ha protetto e ha fatto da scudo e ci ha permesso di riprenderci un pezzo di vita. Se torniamo ad avere i vaccini e i comportamenti corretti la situazione migliorerà”.

Articoli correlati