Terzo giorno consecutivo di disagi vissuti dall’utenza dell’hub della Fiera del Mediterraneo, a Palermo. La struttura, come tante altre realtà del capoluogo siciliano, è stata presa d’assalto da centinaia di palermitani, in coda già dalle prime ore del mattino, nella speranza di effettuare un test rapido o molecolare. Ciò al fine di verificare il proprio stato di salute dopo le ultime festività natalizie.

Una fila molto lunga, tanto che alcuni utenti del drive-in covid hanno dovuto attendere anche tre o quattro ore prima di potersi accomodare all’interno della struttura. Un’attesa estenuante, a volte anche vana. Tanti gli utenti rimasti fuori alla chiusura dei cancelli. Per loro, le alternative sono due: o recarsi in un centro privato oppure tornare domani mattina, per l’ennesima giornata in coda.

Caos tamponi alla Fiera: in tanti tornano a mani vuote

Un caos annunciato, ma inevitabile. Macchine in coda già alle cinque del mattino, con una o più persone a bordo in attesa di eseguire il test. Le porte dell’hub, come ogni giorno, si sono aperte alle 8 in punto. Tanti i testi eseguiti dai medici della struttura, coadiuvati nella gestione delle operazioni dal personale dell’Asp e dalla Protezione Civile. Secondo quanto riferito dai volontari all’ingresso, da tre giorni si continuano ad eseguire la media di 300 tamponi all’ora.

Code e disagi che abbiamo vissuto durante la nostra live odierna. Una camminata di quindici minuti a pochi passi da chi, in attesa da ore, rimaneva nella speranza di farsi un tampone. Persone conscie che il tempo, anche per oggi stava per scadere. E così è stato alle 13, quando le porte della Fiera si sono sbarrate mestamente davanti agli occhi di chi era in coda.

Tante le persone arrabbiate, le quali hanno inveito contro i volontari all’ingresso. Lo sconforto è tanto, anche perchè per qualcuno di quelli in coda non c’è alternativa all’hub. Per gli altri invece rimane la possibilità di recarsi in una struttura privata (farmacie o laboratori), ma i tempi rimangono comunque biblici. Intanto, il virus continua a galoppare insieme all’apprensione di tanti concittadini.

Caos traffico, chiesto tavolo tecnico al Comune

Una coda di auto lunga diverse centinaia di metri, estesa fra via Anwar Sadat, via Martin Luther King e via Montepellegrino. Il serpentone ha inciso negativamente sul resto della viabilità della zona. Traffico totalmente paralizzato per ore nell’area del mercato ortofrutticolo, in via Autonomia Siciliana e via Ammiraglio Rizzo. Criticità che si uniscono a quelle già note di viale Regione Siciliana, del ponte Corleone e dell’area del Porto e del litorale.

A palesare tutte le criticità della viabilità nella zona è il presidente dell’ottava circoscrizione Marco Frasca Polara. “Come temevamo, l’ufficio traffico si è fatto trovare ancora una volta impreparato a gestire l’emergenza traffico attorno alla Fiera. Da qualche giorno assistiamo infatti a lunghissime code di auto e di mezzi pesanti che paralizzano la circolazione. E chi di dovere non prende provvedimenti. Eppure il drive-in dei tamponi è stato allestito più di un anno fa. Possibile che il Comune rimane a guardare? C’è un quartiere in ginocchio!”, sottolinea il presidente.

Frasca Polara passa poi a lanciare la sfida all’Amministrazione Comunale, chiedendo un tavolo tecnico sul tema. “Ho dovuto persino chiedere una cosa ovvia. Il ripristino del divieto di sosta su un lato di via Rabin. Cambiamento che permette di allargare la carreggiata e diminuire gli incolonnamenti. Ma non basta. Ho chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico composto da vigili, struttura commissariale, ottava circoscrizione e comune per fronteggiare questa emergenza”.

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