Al peggio non c’è mai fine. Dopo anni di immobilismo burocratico, al ponte Corleone ormai si è raggiunto il limite della sopportazione. Lo dimostra quello che hanno dovuto vivere i guidatori palermitani in transito da viale Regione Siciliana. Oltre tre ore di coda per potere percorrere il tratto compreso fra lo svincolo di viale Lazio e quello del carcere Pagliarelli.

Un’odissea inaccettabile nel 2021. Non ci sono ne santi ne mobility manager che tengano: a Palermo è caos totale. Il viadotto rappresenta infatti una valvola di sfogo alla quale non si sono costruite alternative, in tutti i sensi. Traffico totalmente bloccato non solo sul raccordo fra A19 e A29, ma in tutte le principali arterie di ingresso ed uscita. Code si registrano nell’area di via Oreto, di piazza Indipendenza, di piazzale Einstein e di via Belgio. Insomma, per citare il Sommo Poeta, “lasciate ogni speranza o voi che entrate”..in viale Regione.

Inferno di traffico al ponte Corleone

Un “tappo” critico per la mobilità interna di Palermo, depotenziata da ordinanze e cantieri infiniti, come quello del canale Mortillaro. A pagare il conto di una visione del tutto particolare sono sempre i palermitani, costretti ormai da anni a sopportare lo scotto della mancata manutenzione della struttura. Una paralisi annunciata, visto che ogni qual volta il ponte Corleone ha subito restrizioni, si sono immediatamente generate delle code.

Ma quello a cui stiamo assistendo oggi è l’apice di anni di immobilismo burocratico, che hanno contribuito al logorio della struttura. Danni evidenziati nell’ultima perizia della Icaro Progetti, società incaricata dal Comune di Palermo di analizzare lo stato del viadotto. Così, al fine di consentire il transito dei mezzi in sicurezza, l’Amministrazione ha dovuto ripiegare su una soluzione d’emergenza, ovvero limitare la sede stradale passando, nel giro di 250 metri, da tre a una sola corsia, delimitandola peraltro con l’utilizzo di New Jersey e segnaletica orizzontale.

Le limitazioni della nuova ordinanza

Proprio in seguito ai controlli eseguiti nelle ultime settimane, si sono rese necessarie alcune modifiche al transito. Il dirigente Sergio Maneri ha infatti predisposto una nuova ordinanza per adeguare la circolazione stradale alle indicazioni date dai tecnici della Icaro Progetti. Sul ponte Corleone è stato così istituito il passaggio su una sola carreggiata in entrambi i sensi di marcia. La sede stradale risulta così ristretta a 3,50 metri, attraverso il ricorso a New Jersey, cordoli e segnaletica orizzontale. Il passaggio da tre ad una corsia è segnalato a partire da 250 metri prima del ponte.

Rimane vietato il transito pedonale. Ciò fino quando non saranno ripristinate le barriere di protezione. Cambia anche il limite di velocità sul viadotto. Da 30 km/h, i mezzi potranno percorrere il ponte Corleone fino a 60 km/h. Questo perchè le carreggiate risultano più solide al centro. Elemento che ha consentito di elevare anche il limite di peso, che passerà così da 27 a 44 tonnellate.

Articoli correlati