• Sostegno psicologico ai tempi del Covid19
  • I disagi di chi vive in condizioni di vulnerabilità
  • A Palermo le famiglie italiane aiutate sono circa 100

L’isolamento domiciliare dovuto alla diffusione del Coronavirus in Italia ha creato disagi a genitori e figli che stanno vivendo con difficoltà il momento storico caratterizzato dalla pandemia che ha stravolto le abitudini e il vivere quotidiano di milioni di persone.

Il progetto della Fondazione l’Albero della Vita onlus

La Fondazione l’Albero della Vita onlus a Milano, Palermo e Napoli ha avvitato un progetto che funge da supporto psicologico alle famiglie con figli minori che vivono in condizioni di vulnerabilità. L’obiettivo è quello di dare a genitori e bambini la possibilità di rielaborare il difficile momento vissuto a causa dell’isolamento sociale dovuto alla pandemia da Covid-19.  A Milano le famiglie che ricevono supporto psicologico sono 50, sia italiane che straniere, e vivono principalmente nel quartiere Baggio. A Palermo le famiglie italiane aiutate sono circa 100 e vivono nel quartiere ZEN mentre a Napoli sono 60, sempre in maggioranza italiane, e vivono nel quartiere Ponticelli.

Il supporto degli psicologi negli incontri individuali

Il progetto, realizzato con alcuni psicologi che collaborano con L’Albero della Vita, si articola in incontri individuali per i genitori e in laboratori settimanali della durata di 2 ore per bambini, suddivisi per fasce d’età (3-6 anni, 6-10 anni, 11-14 anni, 15-17 anni). Al momento, per garantire lo svolgimento in sicurezza, la maggior parte dei laboratori sono tenuti da remoto. Durante gli incontri e i laboratori bambini e genitori rielaborano emotivamente i propri vissuti attraverso il disegno e la narrazione. Le tematiche affrontate riguardano il senso di isolamento, l’incertezza sul futuro, l’insicurezza per la crescita dei figli, la gestione dei bambini in casa, in particolare per quelli sotto i 6 anni che i genitori hanno timore a mandare alla scuola materna.

Il parere del responsabile del progetto

“Il senso di solitudine è una condizione che le famiglie in povertà già vivono ed è una delle conseguenze della loro situazione – sottolinea Giuseppe Di Rienzo, Responsabile dei progetti in Italia della Fondazione L’Albero della Vita –. Il periodo di lockdown ha amplificato questo senso di isolamento e abbiano notato anche un aumento della paura dell’altro perché è colui che porta il contagio. Grazie al progetto di supporto psicologico abbiamo riscontrato un miglioramento delle relazioni tra i bambini e tra genitori e figli e una maggiore comprensione da parte di adulti e minori di questo momento particolare che stiamo vivendo”.

I numeri del progetto sviluppato in sei città italiane

Il nuovo progetto di supporto psicologico si inserisce nel programma nazionale di contrasto alla povertà “Varcare la soglia” che L’Albero della Vita ha avviato dal 2014 e che nel corso degli anni è stato sviluppato nelle città di Palermo, Catanzaro, Napoli, Genova, Milano, Perugia, e grazie al quale sono state aiutate fino ad oggi circa 1.500 famiglie e quasi 2.500 minori.

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