Aumentano ancora nuovi casi di Covid-19 in Italia (+16,6%) ed i ricoveri (+14,9%) e s’inverte la tendenza delle terapie intensive (+12,9%). Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che evidenzia, nella settimana 27 ottobre-2 novembre, rispetto alla precedente, un ulteriore aumento dei nuovi casi settimanali: da 25.585 a 29.841.

Crollano i nuovi vaccinati

Scendono ancora i nuovi vaccinati contro Covid-19 (-39,6%). Sono infatti in calo del 5,1% nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (1.066.374), con una media mobile a 7 giorni di 134.604 dosi/die.

Per quanto riguarda i nuovi vaccinati, dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11-17 ottobre, il loro numero nelle ultime due settimane, sottolinea Gimbe, è crollato prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144mila (-39,6%). I nuovi vaccinati scendono a circa 20mila al giorno. Negli over 60 primi segnali di “riduzione dell’efficacia del vaccino sulla malattia Covid-19 grave”.

Differenze nelle fasce d’età

Le coperture vaccinali con almeno una dose di vaccino sono inoltre molto variabili nelle diverse fasce di età: dal 97,1% degli over 80 al 73,5% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, gli incrementi sono sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,6% nella fascia anagrafica 12-19, dello 0,4% nelle fasce anagrafiche 20-29 e 30-39, dello 0,3% nella fascia 40-49, dello 0,2% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l’incremento non supera lo 0,1%.

Variante Delta plus cresce

Si tratta, spiega all’ANSA il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, di “un calo di efficacia lento ma che spiega, insieme al diffondersi crescente della nuova variante delta e delta plus, l’aumento dei ricoveri per queste fasce d’età e la necessità di procedere celermente con le terze dosi di richiamo”.

Primi segni calo protezione vaccini, accelerare booster

Negli over 60 primi segnali di “riduzione dell’efficacia del vaccino sulla malattia Covid-19 grave”. Lo rileva la Fondazione Gimbe nell’ultimo monitoraggio settimanale, sottolineando dunque la necessità di accelerare con le terze dosi e stimando che entro fine anno il richiamo coinvolgerà quasi 12 milioni di persone.

Negli over60, si legge nel monitoraggi relativo alla settimana 27 ottobre-2 novembre, “l’efficacia del vaccino sulla malattia grave si conferma molto elevata, ma in lieve e progressiva diminuzione”.

“Indipendentemente dal livello degli anticorpi circolanti – commenta Cartabellotta – questi dati confermano le indicazioni alla dose booster alle categorie a rischio identificate dal Ministero della Salute e la necessità di accelerarne la somministrazione”. In particolare, la platea vaccinabile con la terza dose, rileva Gimbe, ad oggi è costituita da 883.460 persone per la dose aggiuntiva e da 5.131.130 persone per la dose booster, escluse quelle under 60 anni che hanno ricevuto il vaccino Johnson&Johnson, non ancora incluse negli Open Data sui vaccini anti-Covid.

Secondo il monitoraggio della Fondazione, al 3 novembre sono state somministrate 1.691.819 terze dosi di cui 277.975 dosi aggiuntive e 1.413.844 dosi booster, con una media giornaliera di 39 mila somministrazioni. Il tasso nazionale di copertura vaccinale per le dosi aggiuntive è del 31,5% con nette differenze regionali: dall’1,8% della Valle D’Aosta al 99,1% della Toscana. La copertura nazionale con dose booster è invece del 27,6% anche qui con notevoli differenze tra le Regioni: dal 10,2% della Calabria al 67,1% del Molise. Sulla base della platea vaccinabile con dose booster restano ancora da somministrare, ad oggi, afferma Gimbe, oltre 3,71 milioni di dosi alle quali si aggiungeranno progressivamente gli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale nei mesi di maggio e giugno: in particolare entro fine anno saranno 7,4 milioni i candidati alla terza dose, pari a circa 800.000 somministrazioni settimanali. A questi vanno aggiunti circa 748 mila under 60 vaccinati con Johnson&Johnson entro fine giugno, per un totale di oltre 12 milioni di persone da coprire con la dose di richiamo.

“Anche se questi numeri potrebbero essere leggermente sovrastimati – conclude Cartabellotta – in quanto includono anche i vaccinati che nel frattempo hanno contratto l’infezione o sono deceduti, è indispensabile accelerare la somministrazione delle terze dosi, che implica una grande sforzo organizzativo. Infatti, per mantenere questo ritmo, con la chiusura di numerosi grandi hub vaccinali, accanto alla prenotazione volontaria, è fondamentale implementare strategie di chiamata attiva con il coinvolgimento di medici di famiglia e farmacie”.

La situazione in Sicilia

In Sicilia nella settimana 27 ottobre – 2 novembre, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (156) e si evidenzia una riduzione dei nuovi casi (-12,2%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (8%) e i posti letto in terapia intensiva (4%) occupati da pazienti COVID-19. Lo dice il report settimanale della Fondazione Gimbe.

 

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