Questa mattina, presso la sede di viale Regione Siciliana, il Garante dei diritti dei detenuti, prof. Giovanni Fiandaca, ha donato, grazie ad uno stanziamento di fondi disposto dallo stesso Ufficio Speciale del Garante, 6 mila mascherine.

“Sinora – ha spiegato il professore Fiandaca – non era stata fatta una diffusione capillare. Lo scorso 10 giugno, grazie ad una mia sollecitazione, il presidente Musumeci, tramite la Protezione civile, ha fornito alla popolazione carceraria 12 mila mascherine. In ogni caso, in una prospettiva di lunga durata, si è reso necessario aumentare la dotazione. Le mascherine, con apposto il logo dell’Ufficio del Garante, sono realizzate in tessuto di elevata qualità, con annesso strato di TNT filtrante, e sono lavabili”.

Nel corso dell’incontro con la stampa, il Garante ha riferito alcuni dati anche numerici sulla popolazione detenuta e sul, per quanto limitato, decremento che si è registrato per effetto dei provvedimenti del Governo a causa dell’emergenza sanitaria o per ragioni di salute.

Nel marzo scorso i detenuti erano 6188; il 7 luglio 5927, 261 in meno, tutti ai domiciliari. Di questi ultimi, 137 sono tornati a casa per motivi strettamente legati al loro precario stato di salute. Gli altri 124 dovevano scontare un residuo di pena inferiore ai 18 mesi.

Presente alla consegna delle mascherine il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Sicilia, Cinzia Calandrino, che provvederà alla distribuzione a tutti gli istituti penitenziari dell’isola.

Dichiara ancora il garante: “In Sicilia non abbiamo avuto casi preoccupanti di detenuti positivi al Covid19.
Soltanto di recente è emerso il caso di un solo detenuto all’istituto penitenziario di Agrigento che però era stato posto subito in isolamento, come avviene in questi casi, e poi risulta che è stato trasferito in ospedale.
Seguirò nei prossimi giorni la vicenda per verificarne l’evoluzione”.

Il detenuto è stato trasferito all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta per le cure. Si tratta di un uomo originario dell’Ennese che era stato arrestato, la scorsa settimana, nell’ambito dell’operazione antimafia della Dda di Caltanissetta denominata “Ultra”.

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