Riparte domani l’attività sanitaria della Fondazione Giglio sospesa la scorsa settimana dopo un infermiere positivo al Covid19.

Lo ha reso noto la direzione strategica della Fondazione Giglio di Cefalù al termine di una intensa attività di screening su tutto il personale e sui pazienti grazie al quale sono stati individuati e isolati i contatti positivi.

Riprendiamo, in sicurezza – ha sottolineato la direzione strategica – l’attività di ricovero e ambulatoriale, prolungandola anche nel week end con possibile apertura delle sale operatorie la domenica.

“Rafforziamo il nostro impegno – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – per dare una risposta di salute sempre maggiore anche in considerazione dell’onere sul fronte Covid19 a cui sono stati chiamati gli ospedali dell’area metropolitana”.

In questi ultimi giorni sono stati effettuati circa 1200 tamponi molecolari e circa 600 tamponi rapidi che hanno consentito di individuare 15 operatori sanitari positivi al covid19 e sette pazienti. Tutti afferenti o riconducibili all’area di riabilitazione dove prestava servizio il primo operatore positivo.

I sanitari (6 infermieri, 6 oss, 2 fisioterapisti e 1 tirocinante), asintomatici o paucisintomatici, sono stati posti in quarantena al proprio domicilio, mentre, i pazienti sono stati trasferiti in strutture dedicate al Covid.

“Il tempestivo ed efficace intervento posto in essere – ha concluso Albano – grazie anche all’operatività h. 24 dell’unità di crisi, coordinata dal direttore sanitario Salvatore Vizzi, e alla direzione amministrativa, guidata da Gianluca Galati, che ringrazio, ci ha consentito di ripartire nuovamente in sicurezza”.

Tutti i tamponi sono stati refertati dal laboratorio di biologia molecolare della Fondazione Giglio, attivato ad aprile, diretto dalla biologa molecolare, Maria Andriolo, che si avvale del biotecnologo Maria Enza D’Ippolito.

Intanto un mazzo di rose e un messaggio con poche ma sentite parole “grazie per l’affetto mostrato, da parte dei ragazzi del botulino”. Lo scrivono i pazienti, ancora ricoverati, nel reparto di medicina della Fondazione Giglio di Cefalù dopo aver consumato lo stesso pasto nella loro mensa aziendale.

Sono rimasti in sedici sui trentanove accettati o transitati dal pronto soccorso dell’ospedale Giglio.