Sono 1095 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 25.451 tamponi processati, con una incidenza del 4,3%. La Regione oggi risale al quinto posto per numero di contagi giornalieri.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 21 e portano il totale a 5.286. Il numero degli attuali positivi è di 25.211 con una diminuzione di 73 casi. I guariti oggi sono 1147.
La situazione negli ospedali
Negli ospedali i ricoverati sono 1.413, 4 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 179, 2 in più rispetto a ieri.
La situazione nelle singole province
La distribuzione tra le province vede Palermo con 344 nuovi casi, poi Catania con 301, Messina 96, Siracusa 95, Agrigento 82, Caltanissetta 75, Ragusa 48, Trapani 45, Enna 9.
Da lunedì scuola in presenza e preoccupazione
Dal 26 aprile asili nido, scuole materne, scuole elementari e scuole medie in presenza al 100 per cento fino alla fine dell’anno scolastico. Lo specifica una circolare firmata dall’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale, Roberto Lagalla, in materia di apertura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado nella Regione Siciliana.
Un provvedimento che preoccupa i sindacati
“Esprimiamo forti preoccupazioni sulla possibilità di ritornare alla didattica in presenza oltre il 50% nelle scuole superiori per le aree in zona arancione. Un’esigenza condivisa anche dai rappresentanti degli studenti e da altri componenti del tavolo tecnico”. Lo dicono in una nota congiunta i segretari regionali della Flc Cgil, Adriano Rizza, Cisl Scuola, Francesca Bellia, Uil Scuola, Claudio Parasporo, Snals-Confsal, Michele Romeo e Fgu Gilda Unams, Loredana Lo Re, a margine della task force regionale che si è tenuta ieri.
Ritorno a scuola in base al colore
Per le scuole superiori l’attività in presenza varia in base alla classificazione del rischio sul territorio. Nelle zone “gialle” o “arancioni” è prevista l’attività in presenza per almeno il 70 per cento della popolazione scolastica, fino a un massimo del 100 per cento. Per la Sicilia fino al 30 aprile, a prescindere dalle zone di rischio “arancione” o “giallo”, gli istituti superiori possono adottare percentuali di presenza più basse rispetto alla percentuale compresa fra il 70 e il 100 per cento, ma senza scendere al di sotto del 50 per cento. “Ritornare all’attività didattica in presenza anche nella secondaria di secondo grado – aggiungono le sigle sindacali – è un’esigenza fortemente avvertita in primo luogo dagli studenti, ma permangono a oggi notevoli criticità legate al sistema dei trasporti. Nonostante le rassicurazioni fornite dalle istituzioni preposte, riteniamo che difficilmente queste riescano a risolvere in pochi giorni un problema che non si è riusciti a risolvere per mesi”.
Tracciamento e dispositivi di protezione
Dal 3 maggio le lezioni in presenza potranno raggiungere la percentuale di presenza 70-100 per cento come previsto a livello nazionale. Queste percentuali dovranno tenere conto anche degli alunni portatori di disabilità o bisogni educativi speciali (Bes). “Consideriamo importante la riapertura dei tavoli prefettizi – continuano – alla presenza degli studenti e dei dirigenti, nonché delle parti sociali, per monitorare e nello stesso poter intervenire tempestivamente sulle difficoltà che le scuole man mano evidenzieranno”. I sindacati chiedono il tracciamento sugli studenti e la fornitura di dispositivi adeguati. “Interventi che devono riguardare sia le classi che tornano in presenza, sia quelle dei gradi di scuola per i quali le attività in presenza sono state normalmente erogate per tutto l’anno scolastico. E ancora è indispensabile aggiornare i protocolli di sicurezza, che sono fermi all’estate del 2020, e dotare le scuole di mezzi di purificazione dell’aria”.
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