Sono 2.434 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 16.893 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 4.411. Il tasso di positività sale al 14,4% ieri era al 13%.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
L’isola è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 220.907 con un decremento di 1.501 casi. I guariti sono 4.175 mentre le vittime sono 28 e portano il totale dei decessi a 9.580.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero sono 1.034 ricoverati e; in terapia intensiva sono 67. Per problemi tecnici come riferito dalla stessa Regione non è stato possibile fornite il dato aggiornato dell’ospedalizzazione. La Regione oggi ha avuto qualche difficoltà tecnica a fornire i dati aggiornati.
La situazione nelle singole province
Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 613 casi, Catania 478, Messina 362, Siracusa 287, Trapani 192, Ragusa 236, Caltanissetta 106, Agrigento 373, Enna 55.
Continua calo incidenza casi Covid, a 433. Rt a 0,75
Continua la discesa dell’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 a livello nazionale: 433 ogni 100.000 abitanti (25/02/2022-03/03/2022) contro 552 ogni 100.000 abitanti (18/02/2022 -24/02/2022) della scorsa settimana. Nel periodo 9 febbraio 2022-22 febbraio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è invece stato pari a 0,75 (range 0,67-0,96), al di sotto della soglia epidemica, rispetto allo 0,73 della scorsa settimana. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto superiore di sanità.
Monitoraggio, casi da tracciamento contatti 16%,in calo
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (16% contro il 18% della scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35% contro il 33%), come anche quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (49% contro il 48%). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto superiore di sanità.
Reparti a 14,7% sotto soglia, prima volta da dicembre
Il tasso di occupazione per pazienti Covid nei reparti di aree mediche a livello nazionale è al 14,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 3 marzo) rispetto al 18,5% (rilevazione Ministero della Salute al 24 febbraio) della settimana precedente. Il tasso di occupazione dei reparti di area medica scende dunque sotto la soglia di allerta del 15% per la prima volta dallo scorso 23 dicembre, quando era stato pari al 13,9% . Il tasso di occupazione in terapia intensiva è invece al 6,6% (rilevazione giornaliera Ministero Salute al 3 marzo) rispetto all’8,4% (rilevazione Ministero al 24 febbraio) della settimana precedente.
Tutte Regioni e Province a rischio basso
Tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto superiore di sanità, sottolineando poi che sono 8 le Regioni/Province autonome che riportano almeno una singola allerta di resilienza. Nessuna Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza.
Covid: 10 Regioni sopra soglia per reparti,1 per intensive
Dieci Regioni e Province autonome superano, questa settimana, la soglia di occupazione del 15% di posti letto per pazienti Covid nei reparti di area medica, mentre il tasso di occupazione a livello nazionale è sceso per la prima volta dallo scorso dicembre sotto la soglia, fissandosi al 14,7%. Solo una Regione, la Sardegna, supera invece la soglia di allerta del 10% per i posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva, con il valore del 12,7%. Queste le Regioni e Province autonome che superano la soglia del 15% per i reparti di area medica: Abruzzo (23,4%); Basilicata (24,4%); Calabria (24,5%); Lazio (19,2%); Liguria (16,5%); Marche (17,7%); Puglia (19,8%); Sardegna (20%); Sicilia (25,6%); Umbria (22,1%). Emerge, si apprende, dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale.
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